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Medicina Tradizionale Europea, Patrimonio Culturale Da Valorizzare Per La Salute
Si è concluso domenica 18 giugno 2023 il TEM FORUM dedicato alla Medicina Tradizionale Europea dal titolo Together for a unified Traditional European Medicine, riconosciuta nella Federazione Svizzera come medicina complementare, che ha avuto sede nella splendida cornice della città svizzera di Saint Gallen.
All’interno del FORUM, al quale hanno partecipato i principali rappresentanti delle Medicine Tradizionali Europee di numerose nazioni europee ed extraeuropee, LUMEN APS ha avuto l’onore di ricevere un invito come portavoce delle realtà italiane. La presentazione del contesto italiano è avvenuta da parte di Milena Simeoni, direttrice didattica e docente della scuola di Naturopatia LUMEN, docente di Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea in Svizzera presso la sede di Omeonatura e ideatrice dell’iniziativa europea SALUS, promossa dall’Associazione LUMEN APS e sostenuta dalla rete Europa SALUS.


Il TEM FORUM è stato un importante luogo di incontro per coloro che si occupano della Medicina Tradizionale Europea e in cui si confrontano in modo proficuo e collaborativo “individui e istituzioni, professionisti e più ampiamente tutti coloro che sono interessati alla salute in Europa, perché la salute riguarda tutti noi”. Con l’acronimo TEM (Medicina Tradizionale Europea) si definisce l’arte medica e curativa praticata fin dal 500 a.C in varie aree europee e mediterranee, testimoniata da fonti scritte e oggi riscoperta e valorizzata come importante risorsa per la salute dell’uomo e dell’ambiente. La TEM offre concreti strumenti utili alla prevenzione e al mantenimento della salute. Questo sapere rappresenta il patrimonio culturale comune tra i differenti paesi e ha l’obiettivo fondamentale di divenire accessibile e fruibile a tutti.
In occasione del TEM FORUM, Milena Simeoni ha informato dell’avvenuta costituzione del COO-MTEM, coordinamento italiano della Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea, il cui nome unifica la radice latina che indica la collaborazione e allo stesso tempo è un riferimento all’Isola nativa di Ippocrate, medico greco riconosciuto come pioniere della medicina di area mediterranea diffusasi in tutta Europa. Obiettivi fondamentali del COO-MTEM sono il recupero e la valorizzazione delle antiche conoscenze della Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea a vantaggio della salute individuale e comunitaria.
Gli importanti obiettivi condivisi in occasione del FORUM TEM saranno portati avanti nei diversi paesi e nella rete TEM Europa attraverso la creazione di un Congresso Regolare che organizzerà ulteriori edizioni al fine di poter stringere ancora di più un forte legame trasversale tra tutti i partecipanti e di valorizzare questo importante e comune antico sapere.
La rete europea SALUS è formata da organizzazioni, profit e no profit, con il supporto tecnico di un comitato filosofico scientifico con competenze interdisciplinari e con il sostegno politico trasversale dell’Interest Group SALUS e di sei eurodeputati all’interno del Parlamento Europeo. Obiettivo di SALUS è coordinare azioni rivolte a promuovere un cambio di paradigma, a livello europeo, che ponga al centro il legame indissolubile tra salute umana, salute del pianeta e degli ecosistemi e che porti ad una reale trasformazione verso una società più sana, equa e sostenibile dal punto di vista ambientale. Tali nobili finalità si sposano con il nuovo paradigma Compone et Collabora (antitetico al motto latino Divide et Impera), indispensabile affinché, come indicato nella presentazione di Milena Simeoni, la MTEM occupi il posto che merita e di cui la società necessita, attraverso la creazione di un ponte tra filosofia e scienza, tra visione riduzionista e visione olistica, tra salute e ambiente, tra promozione della salute e cura, tra professionisti di medicina convenzionale e complementare e tra etica ed economia.
La fioritura della MTEM in Italia potrà essere così lo strumento per porre al centro la salute anziché la malattia, l’etica anziché l’economia, l’incontro anziché lo scontro.
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Legge sul riconoscimento giuridico delle comunità intenzionali: firma per sostenere una scelta di vita sostenibile in Italia
SALUS ha avviato una petizione per sostenere la proposta di legge per il riconoscimento delle comunità intenzionali congiuntamente con Rete Italiana Villaggi Ecologici, CONACREIS e Rete Italiana Cohousing, realtà associative del panorama nazionale che raccolgono reti comunitarie in Italia.
La legge è stata depositata in commissione Affari Costituzionali alla Camera per dare rappresentanza alle tante persone che in Italia già vivono e abitano in maniera collaborativa e a tutti coloro che, in futuro, vorranno farlo in modo semplice.
Negli ultimi mesi è aumentato in maniera esponenziale l’nteresse sul mondo degli ecovillaggi, sul cohousing e sulle comunità intenzionali in genere, da parte di coloro che cercano di cambiare la propria vita verso una dimensione più sostenibile in un contesto sociale basato su relazioni umane profonde. La forma che più si avvicina a questo modello di vita è la comunità intenzionale
Cosa sono le comunità intenzionali
Le comunità intenzionali sono dei nuclei di persone, non necessariamente appartenenti alla stessa cerchia familiare, che decidono di vivere insieme e portare avanti un progetto di vita sostenibile, a livello ecologico, sociale, spirituale ed economico.
Questa forma innovativa di abitare collaborativo rappresenta un’opportunità di welfare territoriale e di tutela dei beni comuni, anche grazie alla pratica di comportamenti virtuosi che favoriscono un minore impatto ambientale e un consumo equo delle risorse. Inoltre sviluppano pratiche innovative dal punto di vista energetico, della raccolta e del riuso dei rifiuti e promuovono stili di vita mirati orientati al mantenimento della salute a 360°.
A cosa serve una legge specifica
Nell’assenza di una specifica legge che riconosca queste forme di aggregazione, spesso si è obbligati a fare ricorso a forme giuridiche previste dal nostro ordinamento: associazioni, cooperative, aziende agricole, fondazioni, ecc. Questo genera spesso confusione e fraintendimenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni e non riconosce a pieno le piene potenzialità che queste forme di aggregazione potrebbero esprimere.
Inoltre, questa legge favorirebbe l’utilizzo di beni comuni abbandonati, come i numerosi immobili e le aree verdi di competenza delle amministrazioni pubbliche, fornendo loro tutela e una destinazione d’uso a favore della comunità locale.
Non da ultimo, questa legge porrebbe l’Italia all’avanguardia nel panorama europeo e rappresenterebbe un esempio anche per altri paesi dove queste realtà esistono da tempo.
Firma anche tu per sostenere il cambiamento possibile!
È necessario un reale cambio di paradigma negli stili di vita e nell’ambiente per aumentare la longevità sana in Europa.
A seguito della sindemia COVID, la salute dei cittadini europei è sempre più al centro delle politiche nazionali e comunitarie. Tuttavia mancano ancora azioni concrete ed efficaci per promuovere stili di vita sani e sostenibilità ambientale per i cittadini europei. Il Manifesto europeo per una longevità sana intende creare una strategia di rete per raggiungere risultati significativi entro il 2031 in cinque diverse aree: sana alimentazione, attività fisica, relazioni sociali, ripristino ambientale e crescita interiore.
I processi di industrializzazione e urbanizzazione hanno prodotto importanti cambiamenti nei sistemi biofisici della Terra, innescando cambiamenti dell’ecosistema che stanno avvenendo troppo rapidamente perché molte specie si adattino. Questa “grande accelerazione” ha prodotto anche rapidi cambiamenti nello stile di vita delle persone rispetto alle società tradizionali, inclusi cambiamenti nell’attività fisica e nella dieta, dove le diete a base vegetale hanno lasciato il posto a cibi di origine animale, tra cui latticini, carne e carni lavorate.
Questi fattori, negli ultimi decenni, sono stati determinanti nell’aumentare l’incidenza delle malattie non trasmissibili (NCD) e quindi nel ridurre la qualità della vita, soprattutto con l’avanzare dell’età. In Europa, l’aspettativa di vita è cresciuta più rapidamente dell’aspettativa di vita in buona salute, questo ha comportato un aumento del numero di anni vissuti in disabilità da ogni cittadino. Il conseguente aumento dei costi sociali, economici, umani e ambientali è enorme e crea un circolo vizioso che si autoalimenta.
In Europa, all’inizio del 2018, c’erano 101 milioni di persone dai 65 anni in su; ciò equivaleva a quasi un quinto (19,7%) della popolazione totale. Si prevede che nei prossimi tre decenni il numero di anziani nell’Unione europea seguirà un percorso ascendente, raggiungendo un picco di 149,2 milioni nel 2050; anche la loro quota relativa della popolazione totale aumenterà gradualmente e si prevede che raggiungerà il 28,5% nel 2050.
“Questo modello di vita non è più sostenibile, è necessario e urgente un cambio di paradigma” ha affermato Milena Simeoni, ideatrice di SALUS “Per questo motivo, abbiamo pubblicato il manifesto europeo per una sana longevità attraverso stili di vita e sostenibilità ambientale “.
Il Manifesto è stato inviato nei giorni scorsi al Parlamento Europeo, alla Commissione Europea e a 32 governi europei (membri e non membri dell’Unione Europea). Le istituzioni sono chiamate a impegnarsi in 5 aree tematiche riguardanti la sana longevità: migliorare la qualità di ciò che mangiamo; promuovere la diffusione di un’attività fisica moderata a tutte le età; promuovere la crescita e la diffusione di contesti comunitari che favoriscano profonde relazioni sociali; preservare e ripristinare l’ambiente naturale, di terra, mare e aria; incoraggiare pratiche che promuovano l’ascolto di sé e la crescita interiore.
SALUS è un network composto, ad oggi, da 44 organizzazioni, profit e non profit, in 11 paesi europei, con l’obiettivo di porre la promozione della salute e la sostenibilità ambientale e la loro inseparabilità al centro delle politiche europee.
Nei prossimi mesi, i membri di SALUS stanno pianificando diversi eventi online per promuovere questa iniziativa. Per ulteriori informazioni sui prossimi eventi, visitare www.salusnetwork.eu.
Informazioni su LUMEN APS
LUMEN APS è un’associazione italiana, fondata nel 1992, volta a promuovere Stili di Vita Salutari, attraverso un approccio trasversale che coniuga i principi filosofici della Medicina Tradizionale con le più recenti conoscenze scientifiche.
LUMEN APS è il leader della rete europea SALUS.
www.naturopatia.org/associazione
In caso di domande, non esitate a contattare Federico Palla, Coordinatore Rete Europea SALUS, sotto secretariat@salusnetwork.eu
30/03/2021 Comunicato Stampa
È urgente promuovere salute a livello regionale
Una prima lettera al governo italiano è stata inviata il 28 aprile da LUMEN, capofila della rete europea SALUS e da più di trenta organizzazioni. Nella lettera si chiedeva al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai suoi Ministri di dare una risposta all’emergenza legata al COVID-19 che tenesse conto dell’importanza della promozione della salute e della sostenibilità ambientale. “Le ‘fragilità’ trascurate in passato possono e devono divenire, oggi, il fulcro del ragionamento di una società che si ricostruisce” si legge nella lettera.
Da allora il numero dei sostenitori della lettera aperta è letteralmente raddoppiato.
La rete europea SALUS ha deciso di inviare lo stesso messaggio anche alle Regioni, declinando proposte concrete relative alle competenze regionali in tema di salute e ambiente.
La rete europea SALUS, creata a Bruxelles nell’aprile 2019, è attualmente un gruppo di 41 enti provenienti da 10 paesi europei coordinati da LUMEN associazione che ha l’obiettivo di promuovere a livello europeo un cambio di paradigma, di spostare l’attenzione dalla cura alla prevenzione e di diffondere buone pratiche e sani stili di vita. Con l’invio della lettera, la rete si rivolge agli attuali presidenti di Regione, ma anche a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali che vedranno il rinnovo di 6 consigli regionali: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia.
Si chiede un impegno formale a integrare nei propri programmi elettorali le proposte contenute nella proposta SALUS, affinché si possano evitare altre emergenze come quella appena vissuta.
“Secondo il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, l’età media dei deceduti per COVID-19 era 80 anni, con in media 3,3 patologie croniche (ipertensione, diabete e cardiopatia ischemica le più frequenti)” cita la lettera. “In Finlandia” prosegue “uno studio durato 25 anni ha visto la riduzione del 65% dei decessi per patologie cardiovascolari e del 60% per cancro ai polmoni grazie a un programma intenso di promozione della salute. Crediamo si possa ripercorrere quell’esperienza anche in Italia per ridurre drasticamente quelle fragilità che ci rendono un paese ad alto rischio in caso di epidemie e pandemie”.
Quattro le proposte concrete: promozione della salute soprattutto per gli anziani supportata da professionisti delle Medicine Tradizionali e Complementari; contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza, un centro di ricerca europeo sulla promozione della salute e sulla sostenibilità ambientale e alcune specifiche e concrete sperimentazioni.
“La Rete Europea SALUS e tutte le organizzazioni firmatarie” dice Milena Simeoni, ideatrice del progetto e direttrice didattica della scuola di naturopatia LUMEN “chiedono la nascita di un tavolo di confronto per entrare nel merito delle proposte concrete esposte in un’ottica di collaborazione e supporto in questa fase difficile che sta vivendo il Paese”.
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Rosa d’amato intervista il team di Salus
Orientare i sistemi sanitari europei alla salute anziché alla malattia. Garantire, nel medio lungo periodo maggiore longevità sana ai cittadini europei, maggiore sostenibilità economica ai sistemi sanitari e maggiore sostenibilità ambientale
Video interessante di Milena Simeoni e Lorenzo Del Moro che dialogano con l’eurodeputato Rosa D’Amato, sulle proposte che la rete europea SALUS sta portando a livello europeo e italiano, per suggerire una strada per uscire in modo lungimirante dall’emergenza COVID-19.Tra le altre cose, si parla della lettera inviata a Conte, di utilità delle mascherine, di stili di vita che riducono la fragilità, di progetti concreti che potrebbero essere attuati da domani per costruire più salute.Il video è ricco di riferimenti, dati e soprattutto informazioni scientifiche che, purtroppo, i media ufficiali non diffondono.
on. Rosa d’Amato, portavoce al Parlamento Europeo per il Movimento 5 Stelle, capogruppo nelle commissioni Sviluppo Regionale e Trasporti, membro nelle commissioni Pesca, per l’Occupazione e gli affari sociali, per l’Industria-ricerca- energia e per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI).
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