Federico Palla

Promuovere la Salute: un Convegno di Esperti al Senato per parlare di Longevità e Sani Stili di Vita

Si é concluso a Roma, presso il Senato, un convegno internazionale partecipato da politici, medici ed esperti di Promozione della Salute
e di Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea, provenienti da diversi Paesi

Piacenza, 20 novembre 2024

Si è concluso a Roma, dopo due intensi giorni di lavoro presso il Senato della Repubblica, in Sala Capitolare, il Convegno internazionale “La centralità della promozione della salute per una società sana e longeva”, un’occasione unica a cui hanno partecipato medici ed esperti di promozione della salute e di Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea.

Ventitrè i relatori provenienti da otto diversi Paesi (Svizzera, Francia, Austria, Germania, Grecia, Portogallo, Corea del Sud e Italia) hanno documentato i vantaggi degli interventi sullo stile di vita. Vantaggi per la salute individuale dei cittadini, per l’ambiente e per la sostenibilità dei sistemi sociali e sanitari.

Le malattie cronico degenerative nella regione europea rappresentano il 90% delle cause di morte. La buona notizia è che una migliore promozione di stili di vita abbinata a misure di prevenzione per affrontare i principali fattori di rischio di malattie possono ridurre la prevalenza delle malattie cronico degenerative del 70%. E anche gran parte delle malattie infettive.” ha dichiarato la naturopata Milena Simeoni, ideatrice dell’iniziativa SALUS e presidente della Fondazione LUMEN. “Piccole scelte quotidiane possono fare la differenza: la corsa riduce del 40% la mortalità da infezioni, un apporto di almeno 50 gr di cereali integrali al giorno la riduce del 20%, 20-28 gr di frutta secca oleosa al giorno la riduce del 75%, ma anche la meditazione, lo yoga, la preghiera sono pratiche che riducono la mortalità da infezioni.”

A tal proposito, il panel internazionale di relatori ha condiviso conoscenze e competenze in materia di promozione della salute: dalle fondamenta di una sana alimentazione all’importanza dell’attività fisica, dal ruolo prioritario delle relazioni al valore del contatto con la natura, sono stati tanti gli strumenti divulgati affinché i cittadini possano, ogni giorno, accrescere la propria salute.

In questo primo comunicato proponiamo una panoramica generale dei temi toccati durante i due giorni del convegno: approfondiremo in seguito con tre successivi comunicati, le tre diverse sessioni con le proposte concrete per la politica che sono scaturite.

L’incontro è stato ospitato dal senatore Lucio Malan che in apertura dei lavori ha dichiarato: “Salute non è solo farmaci, terapie e chirurgia, è soprattutto sani stili di vita, alimentazione corretta, movimento e saper vivere in armonia con la natura. In questo convegno si parlerà di come generare benessere e promuovere salute”. La moderazione è stata curata dalla giornalista del TG2 Laura Garofalo, appassionata cultrice della materia e persona dalla profonda umanità.

Oltre al sen. Lucio Malan (FdI) sono intervenuti al convegno, in modo trasversale, i senatori Orfeo Mazzella (M5S), Massimiliano Romeo (Lega) ed Elena Murelli (Lega). Previsti anche gli interventi dell’on. Eleonora Evi (Pd) e della sen. Daniela Ternullo (FI), che non sono riuscite a partecipare all’evento ma hanno da subito, anche loro, aderito all’intergruppo sulla Promozione della Salute, insieme all’onorevole Carmen Di Lauro (M5S).

Sono felice di assumere la Presidenza del nascente Intergruppo sulla Promozione della salute e iniziare questo percorso insieme ai colleghi e alla Fondazione LUMEN”, ha dichiarato la senatrice Murelli “Consideriamo importante la collaborazione tra medicina moderna e medicina tradizionale nel promuovere salute al meglio, mettendo le persone al centro“.

Primo tra i relatori è stato il dott. Franco Berrino, medico, patologo ed epidemiologo di fama nazionale e internazionale, che nel suo intervento ha parlato proprio dell’importanza della promozione della salute, di una sana alimentazione per ridurre l’incidenza delle patologie croniche degenerative e ha approfondito il tema dei veleni affermando: “Abbiamo inquinato il mondo: con i veleni presenti nell’agricoltura, nella plastica e negli alimenti industriali. Persino gli acquedotti sono inquinati: un terzo dell’acqua di Milano contiene sostanze perfluoroalchiliche, gli PFAS, che aumentano il rischio di cancro. Ma il rischio più grande sono i pesticidi usati in agricoltura: per fare un esempio, fino a poco tempo fa, in Italia veniva impiegato il clorpirifos, un insetticida considerato neurotossico per i bambini, che causa disfunzione erettile e sterilità maschile. Pensiamo che negli anni ‘70 in un cm3 di sperma erano presenti 100 milioni di spermatozoi, mentre ora ce ne sono in media meno della metà. Allo stesso modo per il glifosato, maggiori concentrazioni comportano fino a 4,5 volte maggiore l’incidenza di cancro della mammella. Se è impossibile difendersi dall’inquinamento atmosferico, almeno dobbiamo farlo dai pesticidi presenti negli alimenti. Come? Dobbiamo sapere che le persone che mangiano più frequentemente biologico si ammalano meno e che ognuno di noi può sviluppare più salute riducendo l’uso della plastica”, ha aggiunto. “Secondo una recente ricerca francese, condotta analizzando gli inquinanti presenti nei capelli di bambini e delle loro madri, emerge che sono soprattutto i bambini a essere più vulnerabili rispetto agli inquinanti e ad assorbirne un quantitativo maggiore. I bambini, inoltre, assumono molto più degli adulti alimenti ultraprocessati che aumentano le patologie croniche. Dobbiamo proteggere i nostri bambini anche con un’alimentazione più sana e ricca di alimenti naturali e biologici, evitando eccesso di zuccheri semplici e alimenti industriali”.

E’ possibile creare una campagna di sensibilizzazione ai sani stili di vita che sia efficace.” ha sostenuto la naturopata Milena Simeoni “In Finlandia è stato fatto con il North Karelia Project: dall’inizio degli anni ’70, attraverso un intervento a livello di comunità che coinvolgeva servizi sanitari, ONG, industria, media e politiche pubbliche, si è ottenuta una riduzione notevole dei fattori di rischio cardiovascolari della popolazione e di conseguenza il tasso di mortalità per malattie coronariche è andato riducendosi molto negli anni. Nella popolazione maschile di età compresa tra 30 e 64 anni la riduzione è stata, dal 1972 al 2014, dell’84%. Nel 2008 il popolo finlandese ha voluto riprovarci, questa volta per cercare di abbattere il tasso di allergie e le relative conseguenze, anche gravi, come gli attacchi d’asma acuti o gli shock anafilattici. In soli 2 anni di programma nazionali assistettero già a tangibili risultati, come la riduzione degli accessi in pronto soccorso per attacchi d’asma nei bambini. Che dire, tanto di cappello a questo popolo”.

Dopo una carrellata di interventi di elevato valore, che hanno documentato i vantaggi concreti e misurabili dell’intervento sugli stili di vita, è intervenuto il dott. Alberto Donzelli, medico esperto di sanità pubblica e presidente della Fondazione Allineare Sanità e Salute, che ha sottolineato la necessità di una riforma strategica per avere cittadini sani e un erario più ricco. “Se da un lato i sistemi sanitari lamentano poche risorse disponibili, dall’altro mantengono anche tecnologie diagnostiche, farmaci e altre terapie costose ma di scarso o nessun valore. Questo paradosso esiste poiché gli attori in sanità sono remunerati in base alle prestazioni, per malattie, anziché per la salute.” ha dichiarato il dottor Donzelli. “Va riconsiderato quindi il modello di remunerazione, per allineare i loro interessi con la mission di un Servizio sanitario nazionale: difendere e promuovere la salute, per una società più sana e longeva”, prosegue Donzelli. “Infatti, come per tutti gli esseri umani, anche i comportamenti dei sanitari sono determinati in larga misura dal loro ‘sistema premiante’, cioè dai loro interessi o convenienze, più che dagli obiettivi enunciati dalle normative. Perché professionisti e organizzazioni sanitarie perseguano davvero gli obiettivi desiderati dalla popolazione (longevità sana, libera da sofferenza e paura, con rassicurazioni quando servono) e dichiarati dai sistemi sanitari, è decisivo che il modello di remunerazione/finanziamento degli attori in sanità sia coerente con tali obiettivi. La mossa vincente è finanziare e remunerare i principali attori anzitutto con quote capitarie progressive in base alla longevità delle popolazioni di riferimento, non con tariffe per prestazioni rese o per episodi di cura in caso di malattia”.

Rispetto a quanto descritto dal dr. Donzelli, per ottenere il cambio di paradigma che pone al centro la Promozione della Salute, è necessario valorizzare i professionisti che da tempo si occupano di promuovere salute e che hanno conoscenze, competenze e, non ultimo, capacità comunicative empatiche che favoriscono l’aderenza dei cittadini a nuovi stili di vita”. sostiene la naturopata Simeoni “Nello specifico mi sto riferendo al bacino di professionisti che in Europa si occupano di Medicine Tradizionali, Complementari e di Naturopatia. In Europa ci sono in media 65 professionisti TCIM su 100,000 abitanti, un numero considerevole se comparato al numero di medici di famiglia che sono circa 79 su 100,000 abitanti”.

Quello delle Medicine Tradizionali è un tema molto caro anche all’OMS che da decenni porta avanti una strategia di valorizzazione e promozione delle stesse a livello globale e che ha parlato per voce del Dr. Sangyoung Ahn, intervenuto al Convegno per declinare questa strategia e illustrare degli interessanti dati sul fenomeno che sta raccogliendo crescente interesse in Europa. “L’OMS si occupa di Medicine Tradizionali fin dal 1976 e attualmente è in corso l’elaborazione della strategia 2025-2034. L’obiettivo è massimizzare il contributo delle Medicine Tradizionali all’ottenimento del più alto standard di salute e benessere raggiungibile. Nel 76% degli Stati Membri le Medicine Tradizionali sono ricercate per contrastare le malattie cronico degenerative, nel 68% per la prevenzione e nel 55% per la promozione della salute” ha dichiarato il dr. Ahn durante il suo intervento.

Una delle sei proposte emerse dal convegno è stata, infatti, il riconoscimento e la valorizzazione da parte dell’OMS della Medicina Tradizionale propria dell’area Europea, come patrimonio di conoscenze e pratiche per la salute, al pari dell’Ayurveda e della Medicina Tradizionale Cinese.

La Naturopatia Tradizionale Europea (TEN) è un sistema di guarigione naturale ed empirico che si è evoluto nel corso di 2500 anni. La parte più nota del concetto teorico si basa sulle idee dell’antica Grecia. […] L’obiettivo finale di tutti gli interventi TEN è quello di ripristinare la capacità di adattamento e di regolazione dell’intera persona. La “dietetica” come consulenza nell’“arte di vivere” ha un’alta priorità in questo senso. Dovrebbe aiutare a eliminare le abitudini e le condizioni di vita dannose, laddove possibile”. Estratto dall’ODA-AM, organizzazione del mondo del lavoro riconosciuta dalle disposizioni federali della legge sulla formazione professionale, con sede in Svizzera (https://www.oda-am.ch/) dove la MTEM, chiamata TEN, è riconosciuta come medicina alternativa non medica.

Considerata l’indispensabilità e l’urgenza dell’ampliamento degli interventi di promozione della salute si rende necessario il riconoscimento del Promotore della Salute che, in virtù del suo carattere trasversale, può essere identificato come “qualifica ombrello” a carattere prevalentemente socio-educativo, non una nuova professione”, ha sostenuto la naturopata Simeoni. “Nei nostri intenti, il promotore della salute è una qualifica acquisibile da diverse professioni, educative, sociali e sanitarie. Tra queste possiamo considerare quelle già esistenti, afferenti all’area vasta delle Discipline Bio Naturali, che già si occupano di promozione della salute e benessere. Più nello specifico, possiamo considerare quelle professioni che, come il Naturopata, hanno già definito una norma UNI, un Benchmark for Training (OMS 2010) e nel loro percorso formativo approfondiscono materie indispensabili al promotore della salute”.

In conclusione dell’evento, parallelamente all’apertura di un dialogo costruttivo con l’OMS Europa, alcuni interventi di esperti hanno suggerito di rivolgere l’attenzione anche all’UNESCO, chiedendo il riconoscimento di alcune pratiche legate alla Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea, tra cui quelle legate al termalismo, come patrimonio culturale immateriale. Interessante a questo proposito è stato l’intervento di Maria Walcher, già responsabile presso la Commissione Austriaca per l’UNESCO, che ha spiegato nel dettaglio le opportunità che possono aprirsi in questo senso “Attualmente l’UNESCO riconosce solo la sauna finlandese e il metodo Kneipp come pratiche di salute tradizionale europea, un po’ poco rispetto al ricco patrimonio che abbiamo sviluppato in questi millenni”.

In questi due giorni abbiamo ascoltato una sinfonia: pareri di esperti di estrazioni diverse, sanitari e non sanitari, di Paesi differenti che insieme hanno affermato a gran voce l’urgenza di porre al centro la promozione della salute. Personalmente oltre a riconoscere questa urgenza, ritengo che la Promozione della Salute sia un diritto sociale di ogni cittadino europeo” ha concluso la naturopata Milena Simeoni.

L’evento è stato concluso dal dott. Federico Palla, coordinatore della Rete Europea SALUS, che ha riassunto i principali temi emersi e ha sintetizzato sei proposte concrete che possono rappresentare una road map per la rete Europea SALUS, in Italia e in Europa, da confrontare da subito con il neo costituito Intergruppo Parlamentare sulla Promozione della Salute.

Un ringraziamento speciale va a Palazzo Belvedere di Montecatini Terme, main sponsor, che con il suo sostegno ha dato un contributo fondamentale alla realizzazione dell’evento. Un caloroso grazie anche alle Terme di Tabiano e Salsomaggiore, IW Business, Klineer, Acqua Lauretana, Kosmos e BV Frutta.

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Responsabile Comunicazione LUMEN Network

Alexia Cassinari, alexia.cassinari@naturopatia.org Ufficio Stampa LUMEN Network:

Giusi Galimberti mob. + 39 333 8889755; Emanuela Grungo mob. + 39 333 2742758

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Lancio del Manifesto Europeo per la Longevità Sana

Lancio del Manifesto Europeo per la Longevità Sana

Il “Manifesto europeo per una longevità sana attraverso stili di vita e sostenibilità ambientale” è un documento di visione che abbiamo pubblicato come Rete Europea SALUS nel 2021 e di cui presentiamo l’aggiornamento realizzato in vista delle elezioni europee del 2024, indicando le principali proposte che intendiamo avanzare al nuovo Parlamento Europeo.

 

Le proposte sono state inviate a tutti i candidati alle elezioni europee 2024, chiedendo loro di impegnarsi a sostenerle attraverso la sottoscrizione del Manifesto

L’elenco dei candidati che sostengono l’iniziativa SALUS è pubblicato in una pagina dedicata e inviata a tutti i contatti della Rete europea SALUS.

L’iniziativa è volta a dare visibilità a tutti i candidati che intendono supportare l’iniziativa SALUS nella prossima legislatura europea e mettere quindi al centro del dibattito un approccio integrato e personalizzato alla promozione della salute, che unisca salute e sostenibilità ambientale.

I contenuti del Manifesto sono stati presentati durante l’incontro online realizzato in collaborazione con l’Interest Group SALUS il 3 maggio 2024 (in inglese).

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Promuovere Salute: l’opportunità di un approccio integrato e personalizzato per una società resiliente

In occasione della Giornata Mondiale della Salute, che si celebra il 7 aprile di ogni anno, desideriamo sottolineare l’importanza di promuovere la salute e adottare stili di vita sani.

In questo articolo approfondiremo alcuni interventi validati di prevenzione primaria attraverso alimentazione, esercizio fisico e meditazione. Verrà inoltre presentato un approccio integrato e personalizzato alla promozione della salute, promosso da SALUS.

Nel dibattito pubblico spesso si parla di nuove frontiere nella cura delle malattie. Poco spazio viene dedicato alla promozione della salute e alla prevenzione primaria attraverso sani stili di vita.
Nel corso di questo articolo, guidati dalla evidence-based medicine, esploreremo l’efficacia di strategie legate all’alimentazione, all’esercizio fisico e al benessere mentale nella prevenzione delle patologie cronico-degenerative, condizioni che influenzano diffusamente e significativamente la qualità della vita delle persone. Questi interventi, oltre a promuovere la salute del singolo, permettono alle società di rafforzare la propria resilienza di fronte ad alcune sfide che minacciano la salute pubblica.

Aumentare la resilienza di fronte alle sfide che minacciano la salute pubblica

Quando si parla di minacce alla salute pubblica, il pensiero corre frequentemente alla recente emergenza pandemica; in realtà esistono sfide ben più impattanti rispetto alla
recente diffusione della COVID-19
. Tra queste possiamo annoverare la crescente resistenza antibiotica, che in Italia raggiunge un triste primato.
Secondo il Ministero della Salute infatti “Le infezioni resistenti ai farmaci antimicrobici provocano ogni anno oltre 35.000 decessi nelle Nazioni europee e purtroppo circa un terzo di questi decessi avviene in Italia” (17 novembre 2023).
Le ultime stime dicono che di questo passo, dal 2050, potremmo registrare fino a 10 milioni di decessi annui per antimicrobico resistenza nel mondo.

Promuovere la salute: una strategia cardine per ridurre l’impatto delle minacce alla salute pubblica

Su come gestire queste sfide attuali e future parla il “Manifesto europeo per la longevità sana attraverso gli stili di vita e la sostenibilità ambientale” elaborato dalla Rete Europea SALUS, che dal 2019 è attiva con eventi, campagne e pubblicazioni volte promuovere un cambio di paradigma che metta al centro la promozione della salute e la sostenibilità ambientale nelle politiche europee.

A tal proposito, tra gli eventi in programma per il 2024, il 18 e 19 novembre si svolgerà in Italia un Convegno Internazionale intitolato “La centralità della promozione della salute per una società sana e longeva”, ospitato al Palazzo della Minerva a Roma dal sen. Lucio Malan, sostenuto in modo trasversale da altri esponenti politici italiani e organizzato dalla Fondazione Internazionale LUMEN, ente capofila della rete Europea SALUS, insieme alla Scuola di Naturopatia LUMEN.

In occasione della presentazione del convegno, durante la conferenza stampa avvenuta in Senato il 12 marzo scorso, il dott. Alberto Donzelli, presidente della Fondazione Allineare Sanità e Salute e membro del Comitato Filosofico Scientifico SALUS , ha sottolineato un aspetto di fondamentale importanza: se tutti sappiamo che promuovere sani stili di vita avrebbe un forte impatto protettivo per la popolazione, perchè non è la priorità dei sistemi sanitari?

Pagare per la salute invece che per la malattia: un punto di vista rivoluzionario

Il suo intervento ha messo in luce l’impatto rilevante che produce il conflitto di interesse all’interno del sistema sanitario nazionale. Con il modello attuale, infatti, gli attori in sanità sono pagati in base alle prestazioni erogate e quindi, semplificando, in base alla malattia.
Un sistema che paga la salute, sostiene Donzelli, rappresenterebbe un potente cambio di paradigma: pagare per quote capitarie, pesate sulla longevità sana dei propri pazienti, porterebbe verso un allineamento tra l’interesse economico degli attori della sanità, l’interesse dei pazienti  e della società, poiché stimolerebbe i professionisti sanitari a suggerire tutti quegli interventi, di cui è dimostrata l’efficacia e l’economicità, che possono favorire una longevità in salute.

 Di quali interventi parliamo? Ad oggi la scienza è ampiamente concorde nell’individuare tre principali aree di intervento con un ottimo rapporto costo-efficacia (per gli anglosassoni,
cost effective) alimentazione antinfiammatoria, regolare attività fisica, pratiche rilassanti come yoga o meditazione e coltivare sane relazioni.

Le tre principali aree di intervento per una longevità in salute

Valorizzare il patrimonio della dieta mediterranea tradizionale

Uno dei maggiori problemi del mondo occidentale è l’eccessiva alimentazione che non sempre è associata ad un apporto di nutrienti adeguato, poiché si tende ad eccedere con zuccheri e/o proteine animali. La restrizione calorica associata ad un appropriato apporto di nutrienti, garantito ad esempio dalla dieta mediterranea tradizionale, protegge da malattie croniche (spesso riconducibili alla malnutrizione occidentale)  quali obesità, diabete, cancro, malattie cardiovascolari, invecchiamento cerebrale, epatopatia e nefropatia.

In linea con la dieta mediterranea tradizionale, citiamo anche  la plant based diet, con consumo settimanale di pesce azzurro e la Healthy Eating Plate della Harvard T.H. Chan School of Public Health.

Tali risultati provengono da numeri studi scientifici ma sono stati raccolti anche in occasione di episodi eccezionali avvenuti nel passato, in cui si sono verificate condizioni di restrizione calorica con adeguato apporto di nutrienti. In Danimarca, per esempio, durante la Prima Guerra Mondiale e in Norvegia durante la Seconda Guerra Mondiale, si sono registrati decrementi dei tassi di mortalità rispettivamente del 34% e del 20%. 

Un altro aspetto da prendere in seria considerazione è la salute intestinale: se il nostro intestino presenta una condizione di disbiosi, ovvero di alterazione dell’equilibrio microbico fisiologico, i nutrienti potrebbero non essere processati e assorbiti, nonostante l’apporto nutritivo sia adeguato. Avere quindi un intestino sano è un ingrediente fondamentale alla condizione di salute. La dieta mediterranea, prediligendo frutta e verdura di stagione, cereali, legumi, pesce ed olio extra-vergine di oliva, ha un’influenza positiva sulla regolarità intestinale.  

Pertanto riducendo il consumo di carni rosse e bianche, insaccati, formaggi e latticini, farine raffinate e zucchero,  favorendo alimenti tipici della dieta mediterranea, ci si può aspettare un miglioramento della qualità della vita, con riduzione dell’incidenza di malattie cronico-infiammatorio-degenerative.

Promuovere l’esercizio fisico regolare

L’esercizio fisico aerobico regolare è un altro pilastro importante per la promozione della salute. L’esercizio aerobico è un’attività fisica che richiede uno sforzo moderato per un periodo di tempo prolungato. Ne fanno parte, per esempio, la marcia, la corsa di resistenza, il nuoto, andare in bicicletta e attività simili eseguite senza scatti, oppure gli esercizi ginnici che si eseguono in palestra senza affanno. Tali esercizi non solo influiscono positivamente sulla salute fisica, ma anche sul benessere mentale, contribuendo così al raggiungimento di un approccio integrato alla salute.
In combinazione con l’adeguata riduzione dell’introito calorico, garantendo il giusto apporto di nutrienti, l’esercizio fisico regolare incrementa gli effetti positivi sulla salute, in quanto permette di mantenere un peso corporeo nei limiti della norma, evitando in particolar modo l’accumulo adiposo a livello dell’addome che è associato ad una maggior rischio cardiovascolare. L’attività fisica aumenta il consumo di energia e la lipolisi con riduzione della massa grassa, migliora l’insulino resistenza e ha un effetto anti-ipertensivo.
Oggi sono ben documentate anche le proprietà analgesiche, antinfiammatorie e di modulazione dell’umore di tali pratiche.

L’attività fisica dovrebbe essere considerata parte della terapia in moltissime malattie quali depressione, ansia, demenza, morbo di parkinson, sclerosi multipla, sindrome metabolica, BPCO, asma, cancro, osteoporosi e malattie infiammatorie-autoimmuni dell’apparato muscolo-scheletrico.
L’esercizio aerobico previene e migliora la demenza, agendo tramite l’aumento dei livelli di fattori neurotrofici cerebrali e aumentando in particolar modo il volume dell’ippocampo, area del sistema nervoso centrale principalmente coinvolta nella memoria

Favorire il benessere mentale e gli interventi Mente-Corpo

La Mindfulness utilizza la pratica della meditazione, propria delle antiche tradizioni orientali, per favorire il governo della mente e nutrire la quiete interiore.
La Mindfulness e le tecniche di respirazione (come per es. la respirazione diaframmatica, il pranayama e la respirazione lenta) sono validi strumenti per ridurre l’infiammazione, modulare l’appetito e l’umore (riduzione dell’ansia e della depressione), migliorare le prestazioni, riequilibrare la reattività ( riequilibrio del sistema nervoso autonomo) e la qualità del sonno.
Studi sperimentali mostrano che interventi come la meditazione non solo riducono il dolore, ma hanno anche potenti effetti protettivi sulla sostanza grigia cerebrale e sulla connettività all’interno dei circuiti modulatori del dolore.
E’ stato dimostrato che la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) è massima quando la respirazione rallenta nell’intervallo delle basse frequenze, in particolare a 0,1 Hz (equivalente a 6 respiri / min). La HRV è controllata dal sistema nervoso autonomo (SNA) ed è il fenomeno fisiologico di variazione dell’intervallo di tempo tra i battiti del cuore. La HRV è un modo interessante e non invasivo per identificare gli squilibri del SNA: se il sistema di una persona si trova spesso in modalità “attacco o fuga” ovvero sotto stress cronico, la HRV è bassa, se è in uno stato più rilassato, la HRV è alta. In altre parole, più il SNA è in salute, più velocemente il cuore sarà in grado di “cambiare marcia”, mostrando maggiore flessibilità e adattabilità, ed essere quindi maggiormente resistente agli stress. Una bassa HRV è associata ad un aumentato rischio di morte e di malattie cardiovascolari.

L'opportunità di un approccio integrato e personalizzato che unisca filosofia e scienza

Nonostante l’assenza di un allineamento di interessi, descritto all’inizio di questo articolo, porti il sistema sanitario a investire marginalmente nella diffusione di sani stili di vita, molte delle informazioni scientifiche sin qui riportate sono comunque a disposizione del vasto pubblico, che può accedervi liberamente attraverso risorse online.
Perché allora permane un problema nella loro diffusione come pratiche quotidiane? Quale potrebbe essere una strategia più efficace per promuoverle tra la popolazione?
Di questo ha ampiamente parlato la naturopata Milena Simeoni, direttrice didattica della Scuola di Naturopatia LUMEN e ideatrice dell’iniziativa europea SALUS, durante la conferenza stampa avvenuta in Senato il 12 marzo scorso, parlando di approccio integrato e personalizzato alla promozione della salute.

Questo approccio trasversale ha una forte validazione scientifica legata all’analisi dei sistemi complessi e riconcilia la visione moderna e scientifica con la visione filosofica di molte Medicine, ponendo in relazione biunivoca, inscindibile e reciprocamente influenzabile, le parti con il tutto.

Come sostiene Simeoni, è proprio in questa unione armoniosa tra scienza e filosofia, tra riduzionismo e olismo, tra pensiero razionale ed analogico, che si racchiude la grande opportunità che risiede nell’approccio integrato alla promozione della salute.

In un approccio integrato, inoltre, la personalizzazione diventa un principio fondante. Diceva Ippocrate “È più importante sapere che tipo di persona abbia una malattia, che sapere che tipo di malattia abbia una persona”. Riportandolo alla promozione della salute, è più importante comprendere prima la persona che necessita di un supporto alla salute e, in questo modo, potergli indicare, tre le pratiche quotidiane scientificamente provate, quelle più efficaci in base alle sue caratteristiche personali, o come dicono alcune tradizioni, in base alla sua costituzione.

Infine personalizzazione vuol dire anche creare una strategie di empowerment che porti la persona ad acquisire consapevolezza di sé e delle risorse, interne ed esterne, che può mettere al servizio della propria salute. Il termine empowerment indica un processo di crescita basato sull’incremento della stima di sé, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare l’individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale. Questo processo porta ad un rovesciamento della percezione dei propri limiti in vista del raggiungimento di risultati superiori alle proprie aspettative.

Per questa ragione SALUS propone di integrare i principi, le conoscenze e le pratiche propri delle medicine tradizionali all’interno delle strategie di promozione della salute, a livello europeo e nazionale. In che modo? Attraverso la definizione di uno standard formativo che unisca scienza e filosofia, che valorizzi l’operato delle centinaia di migliaia di professionisti delle medicine tradizionali e complementari presenti in Europa e li prepari a diventare i promotori della salute di domani: professionisti che saranno in grado di sostenere la longevità e la resilienza dei cittadini europei, attraverso percorsi di supporto alla salute integrati e personalizzati.

 

Dopo aver letto questo articolo cosa potresti fare per celebrare al meglio la Giornata Mondiale della Salute?

Ecco tre piccoli suggerimenti:

  1. Realizzare un pasto secondo i principi della dieta mediterranea tradizionale, magari recuperando una ricetta della nonna;
  2. Andare a fare una camminata veloce in mezzo al verde, in un bosco o anche solo in un parco cittadino;
  3. Prendersi dieci minuti per meditare, rilassandosi ad occhi chiusi e ascoltando il proprio respiro.

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Milena Simeoni - Salus Milano

Avvio di INFOSALUS, ciclo di convegni del progetto europeo SALUS

Prende il via i primi di marzo e proseguirà fino a luglio 2020, in collaborazione con  l’Ufficio di Rappresentanza del Parlamento Europeo a Milano, il ciclo di convegni organizzati da LUMEN in qualità di ente capofila della Rete Europea SALUS, che promuove sani stili di vita a sostegno della salute e della sostenibilità ambientale

Il primo convegno dal titolo: “Influenza e Coronavirus: la febbre, uno dei più efficaci meccanismi di difesa contro le infezioni” tratta uno scottante tema di grande attualità. Viste le disposizioni ministeriali e sanitarie in atto in Regione Lombardia per evitare la diffusione del contagio, è stato trasferito in streaming: sarà così possibile per tutti la partecipazione.

Durante questo evento di delicata attualità, il dr. Alberto Donzelli, medico esperto di sanità pubblica, parlerà di come la febbre rappresenti uno dei più efficaci meccanismi di difesa contro le infezioni. “La febbre – dice Alberto Donzelli del Consiglio Direttivo della Fondazione Allineare Sanità e Salute – fa lavorare al meglio tutte le nostre difese naturali ed è di particolare importanza verso le infezioni da virus”. “Un aumento di temperatura da 37° a 38°C” prosegue nella presentazione del suo intervento “può ridurre la moltiplicazione dei virus di oltre il 90%”. Milena Simeoni, ideatrice del progetto SALUS e direttrice della Scuola di Naturopatia LUMEN, parlerà dell’importanza di affiancare all’azione curativa-riparativa, un’azione preventiva. “La maggiore attenzione alla promozione della salute e alla divulgazione di sani stili di vita oltre a ridurre l’incidenza delle patologie cronico-degenerative, a rendere più sostenibili i sistemi sanitari e ridurre i costi sociali, a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei e il loro benessere psico-fisico, a ridurre l’inquinamento ambientale e la sofferenza animale, riduce l’incidenza e la mortalità per malattie infettive”. 

Milena Simeoni e Alberto Donzelli
Nella foto: Milena Simeoni e Alberto Donzelli

Promuovere sani stili di vita e diffondere la loro efficacia sulla salute umana, ambientale, animale e sociale, è l’obiettivo delle conferenze presentate da marzo a luglio 2020 al Palazzo delle Stelline di Milano, con cadenza mensile. 

Nei prossimi incontri saranno affrontati  con un approccio innovativo che guarda alla salute dell’insieme uomo-ambiente come inscindibile, i seguenti temi: antibiotico-resistenza, ansia e depressione, mal di testa e diabete. Esperti del settore della medicina tradizionale e complementare interverranno per stimolare ed esprimere un punto di vista collaborativo con la medicina convenzionale. La ‘rivoluzione copernicana’, di cui SALUS si fa portavoce, stimola a cambiare punto di vista sulle attuali politiche perseguite a livello europeo. 

L’iniziativa SALUS è sostenuta a livello politico, in modo trasversale, da un Interest Group nato a dicembre 2019 presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, cui hanno aderito ad oggi sette eurodeputati di diverse nazioni e gruppi politici. Il gruppo è composto da:  Eleonora Evi (NA), Patrizia Toia (S&D), Rosa D’Amato (NA), Mara Bizzotto (ID), Carlo Fidanza (ECR), Sirpa Pietikainen (EPP) e Tilly Metz (Greens). Mentre da aprile 2019 sono  29 le organizzazioni provenienti da 10 paesi europei che hanno aderito alla Rete Europea SALUS.
Al termine delle conferenze  che si svolgeranno da aprile al Palazzo delle Stelline sarà offerto a tutti i partecipanti un buffet a cura di Salutiamo Bistrot – ristorante salutistico aperto a Cremona da gennaio 2020.

CONVEGNI SALUS

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SALUS-Lumen-Strasburgo

Nuova ‘rivoluzione copernicana’ al Parlamento Europeo di Strasburgo con LUMEN

All’Europarlamento a Strasburgo, il convegno “Una nuova ‘rivoluzione copernicana’: sani stili di vita al centro, per migliorare salute e sostenibilità ambientale” ha avuto luogo nella mattinata di martedì 17 dicembre. Fra i partecipanti c’erano alcuni esponenti delle 24 organizzazioni internazionali che ad oggi hanno aderito al progetto SALUS, fra le quali associazioni che si occupano della salute ambientale, scuole di naturopatia, associazioni di settore e sindacato, professionisti di discipline bio naturali e centri di ricerca nel settore delle medicine complementari. L’iniziativa è stata organizzata da Milena Simeoni, direttrice didattica di LUMEN Scuola di Naturopatia, dall’on. Eleonora Evi (NI) e dall’on. Patrizia Toia (S&D).

L’introduzione di Eleonora Evi

L’on.Eleonora Evi ha introdotto il convegno. “Sono felice” ha detto “che a distanza di pochi mesi, abbiamo portato nel cuore delle istituzioni europee il concetto di SALUS”. “Il progetto” ha proseguito “comincia a camminare con le sue gambe con l’obiettivo di mettere al centro del dibattito europeo il tema della promozione della salute. É sempre più chiara la necessità di un radicale cambio di paradigma nel modo in cui intendiamo la salute che sposti l’attenzione dalla cura alla prevenzione attraverso la diffusione di buone pratiche e di sani stili di vita. Vogliamo farlo utilizzando tutti gli strumenti di partecipazione e democrazia diretta che abbiamo a disposizione a livello europeo come l’Iniziativa dei Cittadini Europei che è uno strumento unico per far sentire la voce dei cittadini europei e cercare di influenzare la Commissione Europea nelle sue iniziative legislative”.

L’intervento di Patrizia Toia

L’on. Patrizia Toia è poi intervenuta dicendo che si tratta di un ottimo programma. “Credo sia importante” ha detto “un cambio di mentalità, un cambio di approccio, di intervento: risulta faticoso perchè, a parole, ci sentiamo su questa lunghezza d’onda, poi nelle scelte quotidiane facciamo fatica a fare il cambiamento reale dentro le istituzioni o dentro le scelte”. “É importante” ha proseguito, “quello che state facendo, i successi, i passi avanti, il rafforzamento delle esperienze concrete che portate con questo approccio nuovo. Siamo pronti per far procedere questa ‘rivoluzione copernicana’!”.

Milena Simeoni, direttrice didattica della Scuola di Naturopatia LUMEN, ideatrice e co-organizzatrice dell’evento SALUS, ha incentrato il suo primo intervento fornendo una panoramica documentata e concreta dei progetti ad oggi messi in campo nell’ottica di SALUS. “Abbiamo preparato il documento dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (una raccolta firme propositiva condotta a livello europeo n.d.r.)” ha detto “e per quanto riguarda le collaborazioni con il Parlamento, ci siamo attivati per il progetto “InformaSalus” presso la sede del Parlamento Europeo a Milano. Uno sportello salutesarà attivato presso il Policlinico S.Marco a Zingonia, in provincia di Bergamo, al quale dovrebbero rivolgersi direttamente i cittadini per fare formazione con l’obiettivo di creare una salute individuale, sociale, ambientale e animale più sostenibile. All’interno di un altro ospedale, abbiamo identificato percorsi di rieducazione alla salute per fare in modo che i pazienti possano migliorare il loro quadro e vivere meglio la loro patologia”. “Stiamo iniziando” ha proseguito “MenSalus”: una mensa rivolta ai dipendenti dell’ATS di Cremona che, a fianco di un’alimentazione normale, propone piatti con riduzione di proteine animali contribuendo alla riduzione dell’antibiotico resistenza con un impatto sulle patologie cronico degenerative”. Simeoni ha proseguito con le altre iniziative ad oggi in corso di carattere SALUS e ha dedicato un secondo intervento alle basi filosofiche del progetto per il quale, ha detto “è maturo il tempo per generare una nuova ‘rivoluzione copernicana’ all’interno dell’azione globale, partendo proprio dall’Unione Europea”.

La visione dell’ISDE per SALUS

Il dr. Giuseppe Miserottisegretario generale di ISDE – International Society of Doctor for Environment – è intervenuto dicendo di aver accolto con piacere l’invito per una comunanza di visione di ISDE con il progetto SALUS.

Un quarto delle malattie e un quarto delle morti è attribuito a fattori ambientali” ha detto, “mentre un terzo delle patologie dei bambini è dovuto a fattori ambientali che possono essere modificati”. “Il concetto di ambiente è esteso” ha proseguito “le condizioni di lavoro, l’occupazione, le caratteristiche delle nostre case, il modo di produrre gli alimenti sono un fattore importante per la salute. Fatta 100 la nostra salute, il migliore sistema sanitario può condizionare al massimo il 10-15% della salute. L’inquinamento, il solo fatto di respirare, uccide prematuramente 7 milioni di persone all’anno nel mondo”. “La salute supera il concetto di sanità” ha concluso “e deve rimanere al di sopra di qualunque interesse. Il vero obiettivo nella salute è potenziare la prevenzione primaria e cioè diminuire tutte le cause che possono interferire sulla salute, compresi i fattori ambientali e SALUS è soprattutto per le future generazioni e per un mondo che sarà più sereno e più giusto”.

La Medicina Integrata del Portogallo

A seguire, l’intervento del dr. André Dourado, direttore di EMAC – Escola de Saude Integral – scuola di Naturopatia del Portogalloche, presente anche all’incontro di Bruxelles che si è svolto lo scorso aprile, ha portato l’esperienza delle medicine convenzionali nel Portogallo come esempio di una concreta e reale collaborazione fra medicina tradizionale e complementare. La sua presenza e la sottoscrizione della sua scuola a SALUS è stata la manifestazione di una grande disponibilità a collaborare fra gli aderenti a SALUS anche da parte di realtà che hanno già aperto le porte al riconoscimento.

L’approccio olistico per un sistema sanitario per sostenibile

A conclusione degli interventi, Lorenzo Del Moro, laureando in Medicina e Chirurgia e collaboratore della Fondazione Allineare Sanità e Salute e, nello specifico, del Dr. Alberto Donzelli, ha focalizzato l’attenzione su un approccio olistico, più efficace e conveniente rispetto all’attuale modello terapeutico più diffuso, nella prevenzione e cura dei disturbi depressivi.

Consumismo sanitario, epidemia di diagnosi, medicalizzazione della vita e sovra trattamenti” ha detto “sono alcuni degli aspetti che rendono insostenibili i costi economici e umani dell’attuale sistema sanitario”. “La depressione attualmente è la terza causa al mondo per anni di vita perduti per disabilità. Strategie sottoutilizzate dall’attuale modello sono ad esempio l’alimentazione, l’esercizio fisico, lo yoga e la mindfulness, tutti modelli che non hanno alcun effetto avverso. Il costo annuale a livello europeo della depressione rappresenta circa l’1% del PIL dell’Europa. In Italia la popolazione soffre meno di depressione ma nel tempo è aumentato anche in Italia il consumo di antidepressivi”. “Allo stato delle conoscenze” ha concluso “il principio di precauzione rafforza la raccomandazione di riservare gli antidepressivi a forme gravi e meno gravi di depressione, di facile diagnosi, associando sempre un modello alimentare sano e l’esercizio fisico”. 

Per finire, è stata data lettura dell’intervento della relatrice Nora Laubstein, presidente di ANME – Association for Natural Medicine in Europe – impossibilitata a raggiungere Strasburgo. Lo speech mirava a delineare la situazione della CAM (Complementary and Alternative Medicine) in Germania dove ci sono circa 120 diverse modalità di CAM. La professione “Heilpraktiker” esiste dal 1877 ed è una libera professione sanitaria con la possibilità legale di diagnosi medica e terapia libera (comprese le tecniche invasive). Solo le più diffuse medicine complementari, secondo quanto riportato, hanno organizzazioni proprie che hanno l’obiettivo di fare pressioni sul loro specifico interesse.

L’ampliamento della rete Salus

Nel pomeriggio, un gruppo di rappresentanti delle 24 organizzazioni internazionali aderenti a SALUS di cui quattro in collegamento skype, hanno parlato, in un incontro tecnico, dell’organizzazione dei prossimi eventi SALUS all’Europarlamento, della formazione di un comitato scientifico e dell’ampliamento della rete SALUS con il coinvolgimento di altri Membri del Parlamento Europeo all’Interest Group SALUS

La piattaforma SALUS ha compiuto quindi il terzo passo di un percorso che ha come obiettivo comune “la salute al centro” e che in modo analitico e olistico si interfacci con il parlamento Europeo e con le istituzioni locali.

SALUS in breve

SALUS network nasce ad aprile 2019 e ad oggi conta 24 organizzazioni in 10 paesi europei. 

Capofila: LUMEN aps – Italy (www.naturopatia.org) 

Membri:
CSEN – Centro Sportivo Educativo Nazionale – Italy (http://www.csen.it)
MSMK – International Association of Complementary Medicine – Poland (www.akademiamedycynykomplementarnej.pl )
EMAC – Escola di Saude Integral Lda – Portugal (https://emac-edu.com)
OMEONATURA Sagl – Switzerland (https://omeonatura.ch)
ISDE – International Society of Doctors for the Environment – Italy (https://www.isde.it)
LIFE THERAPY ACADEMY – Greece (https://www.lifetherapy.gr)
PHILIPPUS THUBAN – Spain (https://www.philippusthuban.com)
SINAPE FeLSA CISL – Italy (https://www.sinape-cisl.it)
APTN_COFENAT – Asociacion Nacional de Profesionales y Autonomos de la Terapias Naturales – Spain (https://www.cofenat.es/es/terapias-naturales.html
ANME – Association for Natural Medicine in Europe – Germany (https://anme-ngo.eu)
ASSONATUROPATI – Italy (www.assonaturopati.it
ANP – Association of Naturopathic Practitioner – UK (www.naturopathy-uk.com)
ÉCOLE AROMATHERAPIE – Romania 
CNM – College of Naturopathic Medicine – UK (https://thecnm.com)
La FÉNA – Fedération Française des écoles de Naturopathie – France (http://lafena.fr)
SARVA YOGA International – Italy (https://www.sarvayoga.org/)
WeCudos LTD – UK (https://wecudos.com/)
ITALIA CHE CAMBIA – Italy (https://www.italiachecambia.org)
L’ESSENZA – alimentiamo il benessere – Italy (http://www.lessenza.org)
IMT – Instituto de Medicina Tradicional – Portugal (http://www.imt.pt/)
SSIMTIA – School of International Studies on Traditional Integrative and Anti-aging Medicine – Romania (www.naturamedica.ro)
MEDICINA PARALLELA®” – Associazione Centro di Ricerche Bio Naturali – Greece
SEAO – Scuola Elementale di Arte Ostetricia – Italy (https://seaoscuola.it)
Casa Salute Clinica Naturale e Terme Castelverde s.r.l. http://www.casasalute.com


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Eleonora Evi - Progetto Salus

Nuovo appuntamento internazionale con la salute

Grazie al supporto di Eleonora Evi (NI) e di Patrizia Toia (SD), martedì 17 dicembre 2019 presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, LUMEN network organizza nell’arco del 2019 il secondo appuntamento di carattere internazionale incentrato sulla salute.
SALUS, stili di vita sani al centro per migliorare la salute e la sostenibilità ambientale” è il titolo dell’incontro di Strasburgo che ha l’obiettivo di creare un gruppo di interesse sulla salute al Parlamento Europeo. 


Per i cittadini europei è sempre più urgente una migliore qualità della vita, maggiore longevità, maggiore qualità nell’accesso all’assistenza sanitaria, libertà di scelta terapeutica, un ambiente più sano in cui crescere i propri figli, maggiore rispetto e benessere per gli animali.

SALUS, Obiettivi lungimiranti

SALUS è una piattaforma ideata da Milena Simeoni, direttrice didattica di LUMEN Scuola di Naturopatia di cui LUMEN Network è capofila e che vede l’adesione ad oggi di 22 organizzazioni in 10 diversi paesi europei

L’obiettivo di SALUS è un cambio di paradigma che ponga la salute umana, del pianeta e degli ecosistemi al centro dell’agenda globale. Per realizzare un cambio di paradigma, è indispensabile un intervento politico lungimirante e innovativo. L’interest group è un primo passo verso una nuova ‘rivoluzione copernicana’ che pone al centro i sani stili di vita e le relazioni che li collegano in modo sistemico e trasversale con le politiche ambientali e sanitarie.   

Programma dettagliato

L’intervento della naturopata Milena Simeoni, approfondirà gli ostacoli e le strategie della proposta SALUS. “Quello che ad oggi impedisce un reale cambiamento verso una società più sana e sostenibile” dice Milena Simeoni nella presentazione del suo intervento “è l’approccio curativo/riparativo separato da quello preventivo”. “Un altro aspetto che dovrebbe cambiare” prosegue “è l’approccio riduzionista separato da quello olistico e per finire bisognerebbe che i principi etici fossero strettamente connessi con la convenienza economica nel medio-breve termine”.

A seguire l’intervento del Dr. Giuseppe Miserotti, segretario organizzativo ISDE – International Society of Doctors for Environment – Associazione Medici per l’Ambiente -, sottolineerà, nell’ambito del progetto SALUS, il valore del rapporto ambiente-salute. “L’importanza dell’ambiente globalmente inteso, per esempio il lavoro, la socialità, lo stile di vita” ci dice il dr. Miserotti “costituisce il 90% della nostra salute contro un 10% costituito dai servizi sanitari propriamente intesi”. “I medici per l’ambiente” prosegue Miserotti “sono particolarmente attenti al cambiamento del paradigma possibile della propria professione, un paradigma che dovrebbe pian piano sostituire la prevenzione primaria, come la riduzione degli inquinanti classici, alla cura delle patologie”.

A conclusione della prima sessione, l’intervento di Lorenzo del Moro, laureando presso la Facoltà di Medicina di Parma e collaboratore della Fondazione Allineare Sanità e Salute che persegue finalità di salvaguardia e di tutela della salute attraverso l’uso efficace, appropriato ed efficiente delle risorse in ambito sanitario, parlerà del potenziale preventivo e curativo di alcune strategie ad oggi sottoutilizzate nell’affrontare i disordini depressivi. Del Moro illustrerà i risultati di alcuni modelli che hanno raggiunto un’efficacia uguale o maggiore nell’attuale modello terapeutico. Si tratta di modelli terapeutici che abbattono i costi e che sono profondamente in linea con il progetto SALUS. 

La seconda parte sarà dedicata ad una panoramica sulle esperienze internazionali nell’ambito delle medicine non convenzionali. La situazione in Germania, Inghilterra e Portogallo porrà l’attenzione sulle reali e concrete collaborazioni fra medicina tradizionale e complementare a livello europeo.

SALUS rappresenta il cambiamento verso una salute sostenibile dal punto di vista umano, economico ed ecologico e risponde contemporaneamente a numerose istanze dei cittadini europei presentate in questi anni e agli obiettivi strategici delle principali istituzioni europee e internazionali. 

SALUS LA CENTRALITÀ DEL PARADIGMA SALUTE
Martedì 17 dicembre 2019
Parlamento Europeo, 
Allée du Printemps, 
67070 Strasbourg 

Evento co-organizzato da:
Eleonora Evi (M5S)
Patrizia Toia (PD)
Milena Simeoni (LUMEN Scuola di Naturopatia)

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Alberto-Donzelli-Salus

Guarda la conferenza internazionale Salus registrata in live-streaming

Il 10 aprile 2019 al Parlamento Europeo di Bruxelles si è trattato il tema cruciale della promozione della salute grazie all’appuntamento “SALUS, focusing on health promotion co-organizzato da LUMEN Scuola di Naturopatia e dall’on Evi, l’on. Zullo (EFDD) e l’on. Eck (GUE/NGL), con il sostegno trasversale di altri gruppi parlamentari (S&D, ECR, EPP).

La conferenza di Bruxelles ha promosso un orientamento dei sistemi sanitari europei sempre più rivolto alla salute anziché alla malattia, garantendo, nel medio lungo periodo: maggiore longevità sana ai cittadini europei, maggiore sostenibilità economica ai sistemi sanitari e maggiore sostenibilità ambientale.

Il tema da cui partita la Conferenza è quello dell’antibiotico resistenza (AMR), un tema chiave all’ordine del giorno dell’agenda globale. Un tema su cui la Conferenza SALUS vuole dare il suo contributo originale nel dibattito politico e scientifico a livello europeo, riportandolo più strettamente in relazione alle azioni di prevenzione, di promozione della salute e di sani stile di vita e alla convergenza che questi interventi hanno con le Medicine Tradizionali e Complementari.

Questa l’introduzione dell’onorevole Eleonora Evi, prima europarlamentare a raccogliere favorevolmente la proposta di LUMEN.

E’ con grande piacere che ho dato il mio pieno supporto all’organizzazione della Conferenza “SALUS, focusing on health promotion” in programma al Parlamento europeo il prossimo 10 aprile. Sono fermamente convinta che sia necessario un radicale cambiamento di paradigma quando parliamo di salute.” prosegue l’on. Evi “Dobbiamo spostare la nostra attenzione, e soprattutto quella di istituzioni e politica, dalla cura alla prevenzione. Promuovere la salute è oggi la strada maestra da percorrere, una strada dalle incredibili potenzialità in termini di miglioramento della qualità della vita delle persone e dai risultati certi sia per le tasche dei cittadini, che vedrebbero una netta diminuzione della spesa pubblica sanitaria, sia per la sostenibilità ed equilibrio del pianeta, ristabilendo un rapporto armonico con la natura e gli altri esseri viventi del pianeta. In che modo ottenere tutto questo?

Ad esempio disseminando buone pratiche e stili di vita sani, adottando strategie per la riduzione dell’uso di antibiotici – anche per mezzo di scelte alimentari che riducono l’apporto di proteine animali, e riconoscendo a livello europeo la figura professionale dell’operatore per la promozione della salute.

Eleonora Evi

L’Europa deve mettere al centro delle sue politiche la promozione della salute e diventare guida e iniziatrice di un nuovo modello sostenibile di benessere per l’uomo, l’ambiente e l’intero pianeta.”

Segue la dichiarazione della naturopata Milena Simeoni, ideatrice della Conferenza SALUS e direttrice didattica di LUMEN Scuola di Naturopatia.

Un evento dedicato alla centralità del paradigma salute e alla possibilità di costruire una società più sana e più sostenibile che riconosca l’inscindibilità delle parti che la compongono e la conseguente necessità di interventi trasversali. Trasversali perché la salute dell’essere umano, degli animali e dell’ambiente sono profondamente interconnesse; perché, come le Medicine Tradizionali insegnano e come la scienza oggi ha confermato, la salute del corpo è inscindibile dal vissuto emotivo, psichico e spirituale e viceversa; perché un reale stato di salute della società può prodursi solo come risultato della collaborazione tra i diversi mondi vitali della comunità;perché la complementarietà tra differenti modelli di Medicina dona vantaggi esponenziali, sia per il singolo sia per l’insieme, che vanno ben oltre la semplice somma delle parti.”  

Milena Simeoni

Antibiotico resistenza e stili di vita sani

Il dott. Alberto Donzelli, esperto di sanità pubblica, ha aperto la prima sessione della conferenza: discutendo i comuni errori commessi sul territorio e non affrontati dalla comunicazione istituzionale, che concorrono allo sviluppo delle AMR, presentando alcuni dati sul legame tra AMR e stili di vita, e introdurrà i principi-base di un nuovo paradigma che allinea alla salute gli interessi degli attori in sanità.

Varie campagne informative istituzionali, come per esempio <con i virus non servono antibiotici, farne uso responsabile, solo su prescrizione medica…> hanno poca probabilità di funzionare.” sostiene il dott. Donzelli, specialista in Igiene e Medicina preventiva e in Scienza dell’Alimentazione.

I messaggi risultano astratti e deboli. Andrebbe chiarito: cosa guadagnano l’assistito e i suoi cari limitando gli antibiotici in comuni infezioni; quando non servono (batteriuria asintomatica, raffreddore, influenza, tosse/bronchite, sapendo screenare la polmonite), lasciando all’autonomia del medico di decidere su eventuali eccezioni e motivando a comportamenti salutari, efficaci anche per l’antibiotico resistenza, a partire dal ridurre il consumo di carni.

Alberto Donzelli

Ha seguito l’intervento della Dott.ssa Chiara Cusa, dirigente medico ed esperta di medicina tradizionale cinese e PNEI, metterà in luce la relazione tra aumento delle infezioni e comportamento.

La fisiologia ci insegna che, in condizioni di normalità, il sistema immunitario è in grado, con propri tempi biologici, di rispondere agli stimoli infettivi adeguatamente.” argomenta la dott.ssa Cusa, utilizzando il linguaggio della PsicoNeuroEndocrinoImmunologia “L’utilizzo di farmaci durante questa fase di reazione fisiologica, può essere inutile e dannoso perché crea le condizioni di antibiotico resistenza e di maggiore suscettibilità dell’ospite a successive infezioni. La conoscenza dei meccanismi di regolazione del sistema immunitario nelle sue relazioni con il sistema nervoso ed endocrino ci consente di promuovere comportamenti, scientificamente provati, capaci di migliorare la risposta immunitaria dell’individuo implementandone la salute globale” .

L’intervento della naturopata Milena Simeoni ha sviluppato il tema della promozione di sani stili di vita, che unisce il contrasto all’AMR a quello più generale della salute umana, animale e della sostenibilità ambientale.

La naturopata Simeoni è partita dai punti di convergenza tra le basi filosofiche della promozione della salute e i principi fondanti delle Medicine Tradizionali e Complementari, come ben descritti dal Benchmark for training in Naturopathy del 2010 (WHO e Regione Lombardia), dalla strategia WHO 2013-2024 per la valorizzazione delle Medicine Complementari e Tradizionali (CTM) e dal White Paper: Naturopathic Philosophies, Principles and Theories (World Naturopathic Federation); proseguirà analizzando le politiche di promozione della salute poste in essere a livello europeo, evidenziando le opportunità di integrazione tra Medicina Convenzionale e Complementare.  

“Se qualcuno desidera recuperare la salute, bisogna innanzitutto chiedergli se è pronto a eliminare le cause della sua malattia. Solo allora è possibile aiutarlo”.

Ippocrate

Stili di vita e Medicina Complementare

Nella seconda parte, i direttori di alcune Scuole di Naturopatia europee e i rappresentanti di associazioni di naturopati hanno dato voce alla situazione attualmente in atto nei loro paesi della figura del naturopata e le esperienze di integrazione tra medicina convenzionale e medicina complementare.

Più di 12 milioni i pazienti che si mettono in contatto con circa 30.000 naturopati all’anno in Germania.” queste le parole di Alexander Willige, che porta la voce degli Heilpraktiker tedeschi “Questo numero rappresenta una cifra importante per il sistema sanitario tedesco che è esentato finanziariamente dalle mutue. Solo  ai pazienti con le mutue private viene rimborsato il costo delle terapie” .

In Svizzera”, interviene Davide Cascino, direttore della Scuola di Naturopatia Omeonatura “il naturopata con diploma federale è uno specialista in ambito sanitario in grado di individuare e lenire le malattie e stimolare la guarigione con i mezzi propri della sua specializzazione”.

“Il punto fondamentale” dice Daniel Kieffer, Direttore di CENATHO (Holistic & Traditional College of Naturopathy) parlando dell’esperienza francese “è la comprensione reciproca, nonché il rispetto reciproco come professionisti con formazione accademica diversa e complementare, quindi competenze e campi di competenza diversi e complementari”.

La grande notizia per la Naturopatia è la possibilità di diventare parte del Sistema Sanitario Nazionale.”  questo il contributo di Leyla Moudden, Presidente dell’Association of Naturopathic Practitioners, UK “Dalla nostra attività parlamentare e politica nel Regno Unito, abbiamo appreso che i prossimi 10 anni di budget sanitari nel Regno Unito saranno investiti nella prevenzione”.

La conferenza si è posta l’obiettivo di stimolare la politica europea a prendere atto di questa opportunità storica di collaborazione e convergenza tra la medicina convenzionale e la medicina complementare, sul terreno della promozione della salute. La conferenza rappresenta inoltre il primo passo di una nascente piattaforma europea SALUS che vuol porre in essere altre attività di divulgazione, sperimentazioni locali e proposte di iniziativa popolare (ICE) che coinvolgano i cittadini europei nello stimolare il Parlamento Europeo a prendere due specifiche iniziative legislative: un nuovo Piano di contrasto alla Resistenza antibiotica che metta al centro la promozione di sani stili di vita e il riconoscimento a livello europeo dell’Operatore di Promozione della Salute, figura professionale che realizza la proficua convergenza tra medicina convenzionale e medicina complementare.      

Concludiamo con una frase di Milena Simeoni:

“SALUS propone di lasciar andare il modello antagonista DIVIDE ET IMPERA per abbracciare il modello complementare COMPONE ET COLLABORA”.

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Politiche di ​promozione della salute : la proposta di SALUS a Bruxelles

È sempre più importante e strategico sviluppare politiche di promozione della salute che permettano di migliorare il benessere dei cittadini europei e, al contempo, rendano i sistemi sanitari più sostenibili, riducendo l’incidenza delle malattie cronico-degenerative e delle loro complicanze, che hanno un peso preponderante sulla spesa sanitaria.

Politiche di ​promozione della salute: un appuntamento a Bruxelles

Grazie all’Eurodeputato Eleonora Evi e al supporto trasversale di alcuni gruppi di Europarlamentari, il 10 aprile 2019 presso il Parlamento Europeo a Bruxelles si terrà la conferenza: “SALUS, la centralità del paradigma salute”. La conferenza internazionale è organizzata per dare risalto alle politiche di promozione della salute come pilastro centrale di un sistema sanitario sostenibile dal punto di vista umano, ecologico ed economico. Due le macro aree della conferenza.

La prima area approfondirà uno dei temi chiave all’attenzione delle politiche internazionali sulla salute: la resistenza antibiotica (AMR).
L’intervento del dott. Alberto Donzelli, esperto di sanità pubblica, analizzerà alcuni comuni errori commessi sul territorio, che concorrono allo sviluppo delle AMR, e presenterà alcuni dati che mostrano il legame tra AMR e stile di vita. Illustrerà anche una condizione strutturale di base per avere un sistema sanitario orientato alla salute anziché alla malattia.

Il successivo intervento dellanaturopata Milena Simeoni approfondirà i fondamenti della Medicina Naturale come strumenti concreti nella promozione della salute e nello sviluppo di strategie di complementarietà tra medicina convenzionale e naturale. La trattazione trae fondamento dalle linee guida dell’OMS in materia di Medicine Tradizionali e Complementari (CTM) e tiene conto di una visione sistemica della salute individuale come inscindibile dalla salute ambientale e animale.

Al termine della prima sessione, CIWF Compassion in World Farming, associazione promotrice dell’ICE EndTheCageAge, metterà in evidenza la necessità di strategie che, oltre a prendersi cura della salute dell’uomo, tengano conto del benessere degli animali.

Nella seconda sessione interverranno i rappresentanti di alcune delle più importanti associazioni di categoria (italiane, europee e mondiali) e i direttori didattici di scuole di naturopatia a livello europeo (Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Grecia, Cipro, Polonia, Belgio e Romania) portando esperienze significative di integrazione delle CTM all’interno dei sistemi sanitari europei o nel mondo accademico.

Politiche di ​promozione della salute, esperienze significative di integrazione

L’evento sarà anche arricchito da interventi video di relatori di rilievo internazionale come:

1) l’avvio di un Piano d’azione europeo di contrasto alla Resistenza Antibiotica (AMR) che si integri con quello già esistente e che si basi in misura preponderante sulla promozione di sani stili di vita e sul corretto impiego degli antibiotici anche nelle cure primarie;

2) il riconoscimento di una nuova figura professionale, l’Operatore di Promozione della Salute (OPS) che possa collaborare, anche all’interno dei sistemi sanitari nazionali, per l’implementazione politiche di ​promozione della salute con programma integrati tra le due medicine.

Al termine della conferenza si avvierà il primo tavolo di lavoro che costituirà la rete europea a supporto di tali iniziative e in dettaglio delle future politiche di ​promozione della salute a livello europeo.

SALUS LA CENTRALITÀ DEL PARADIGMA SALUTE
Mercoledì 10 aprile 2019 Parlamento Europeo, Bruxelles

L’evento è organizzato e co-ospitato da: 

Eleonora Evi (MEP, EFDD) – Marco Zullo (MEP, EFDD)Stefan Eck (GUE/NGL)
Milena Simeoni (LUMEN School for Naturopathy)

Per maggiori informazioni: vai al sito della diretta streaming

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