Più promozione della salute, meno farmacodipendenza: presentate al Senato alcune  proposte innovative sulla salute mentale.

Focus anche sui progetti che riguardano l’alimentazione e la riduzione dell’uso eccessivo di zuccheri, durante il terzo incontro dell’Intergruppo Parlamentare “Promozione della Salute” presso il Senato della Repubblica – Palazzo Cenci

Roma, 1 luglio 2025 – Si è svolto martedì 1 luglio a Roma, presso la Sala Cenci del Senato, il terzo incontro dell’Intergruppo Parlamentare “Promozione della Salute”. Un appuntamento ricco di contributi che ha confermato l’impegno trasversale del mondo politico, culturale, sociale, scientifico e della società civile per promuovere un cambio di paradigma fondato sulla centralità della promozione della salute e degli stili di vita sani.

Serve un promotore della salute che sia coerente e congruente con ciò che insegna

Ad aprire i lavori è stata Milena Simeoni, naturopata e co-presidente del Comitato Tecnico Filosofico Scientifico SALUS (CTFS), che ha presentato gli aggiornamenti sulle attività in corso, tra cui le integrazioni al DDL per il rilancio del settore termale, in via di deposito dal gruppo Lega, con l’inserimento della relazione tra termalismo, Promozione della Salute e Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea.
Ha poi illustrato il profilo professionale del Promotore della Salute, figura capace di supportare i  cittadini nell’adozione di sani stili di vita attraverso un approccio sistemico, educativo e fondato sull’esperienza vissuta. «Non basta sapere che camminare fa bene – ha affermato – servono professionisti capaci di ispirare il cambiamento, motivando l’individuo a intraprendere e mantenere scelte di vita più salutari, sostenibili e in armonia con la propria natura». Simeoni ha anche presentato i progressi nella progettazione della piattaforma digitale DataSALUS, che raccoglierà dati scientifici, in tempo reale, sugli interventi di promozione della salute e di Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea, aprendo la strada a nuovi studi, sia before-after controllati che randomizzati controllati.

“Una rete attiva e operativa che sta influenzando le politiche italiane che riguardano la salute”

La senatrice Elena Murelli, presidente dell’Intergruppo, ha sottolineato l’efficacia di questo percorso: «Oggi vediamo progetti concreti nascere da queste riunioni. Stiamo finalizzando il disegno di legge sul termalismo arricchito dai contributi presentati da Milena Simeoni nello scorso incontro. Nei prossimi giorni saranno completate nuove proposte che, una volta condivise con il CTFS SALUS, saranno presentate durante i prossimi incontri con i Ministeri della Salute, della Cultura, dell’Istruzione, dello Sport e Giovani, della Disabilità». Ha inoltre valorizzato il ruolo fondamentale della collaborazione tra l’Intergruppo Parlamentare con la Rete Europea SALUS: «Sono fiera dell’impegno e della partecipazione trasversale che si stanno consolidando, sia dal punto di vista politico che tecnico”. 

La senatrice Murelli ha concluso esprimendo il proprio apprezzamento per il lavoro svolto fino ad oggi: “I temi emersi da questo tavolo sono di grande rilevanza pubblica. Colpisce positivamente l’efficacia operativa della presidenza e della segreteria del CTFS SALUS,  che si distinguono per  la capacità di accogliere gli stimoli che porto dalle Commissioni e  tradurli  in proposte concrete e realizzabili. Di particolare valore è anche la partecipazione attiva e concreta dell’intero Comitato, che con competenza e visione contribuisce al dialogo efficace tra istituzioni e mondo della salute”.

“Servono interventi sul consumo eccessivo di zuccheri per tutelare i più piccoli”

L’on. Eleonora Evi ha illustrato nel dettaglio la Proposta di Legge 2378, incentrata sulla riduzione del consumo eccessivo di zuccheri, con particolare attenzione alla tutela dei bambini. La proposta prevede un sistema più trasparente di etichettatura, introducendo l’obbligo di indicare chiaramente in etichetta i grammi e la percentuale di zucchero contenuti negli alimenti, nonché la dicitura “prodotto super zuccherato” per quelli con oltre il 10% di zucchero. “L’OMS nel 2023 ha pubblicato un report sugli effetti della Sugar Tax, applicata in maniera diversificata in alcuni paesi del mondo, le conclusioni sono positive. L’obiettivo è difendere la salute di tutti, in particolare dei più piccoli, che sono i più fragili e i più esposti ad un consumo eccessivo di zuccheri.

In collegamento da remoto, il dott. Franco Berrino, medico ed epidemiologo, ha lanciato un allarme più del 50% dei bambini italiani consumano bevande zuccherate tutti i giorni”  e ha evidenziato che dalle metanalisi più recenti emerge una correlazione con la mortalità per cancro. “Un bicchiere al giorno di bevande zuccherate – ha dichiarato – aumenta la mortalità del 10%. Sappiamo che più alta è la glicemia, più alto è il rischio di diabete, di malattie cardiovascolari e di cancroÈ tempo di intervenire – ha concluso – non solo per tutelare la salute dei singoli, ma per creare una cultura pubblica più consapevole e responsabile”

È poi intervenuto il dott. Federico Palla, segretario dell’Intergruppo, presentando alcune iniziative già in corso o facilmente attivabili, che saranno discusse con i Ministeri competenti. Tra queste:

  • l’inserimento dell’educazione alla salute e dell’educazione alimentare nei curricula scolastici;
  • la sperimentazione della dieta mediterranea nelle mense scolastiche e l’introduzione di distributori automatici con alimenti sani;
  • l’avvio della SALUS APP, uno strumento pensato per incentivare l’adozione di buone pratiche quotidiane e motivare al cambiamento degli stili di vita;
  • un progetto europeo, in collaborazione con l’associazione culturale iAC – innovActionCult, che punta a portare la cultura della Promozione della Salute e della Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea in alcune scuole italiane ed europee, con la produzione di elaborati creativi da esporre al Parlamento Europeo in una Exhibition;
  • un ulteriore progetto europeo per lo scambio di buone pratiche tra ospedali, finalizzato all’introduzione di uno Sportello per la Promozione della Salute e della Dieta Mediterranea all’interno delle mense per i degenti, con monitoraggio degli effetti benefici sul recupero e sui tempi di dimissione.

L’Iniziativa SALUS aveva indicato già dal 2021, nel Manifesto Europeo per la Longevità Sana, la proposta di introdurre benefici fiscali, come per esempio un’IVA agevolata per i prodotti più salutari, che stimolassero i cittadini a comportamenti virtuosi, principalmente dal punto di vista alimentare: potrebbe essere una strada per superare l’attuale dibattito politico sulla Sugar Tax e arrivare a proposte che possano impattare positivamente sulle scelte di consumo dei cittadini italiani. 

“Stili di vita e salute mentale: la vera prevenzione”

Il medico e co-presidente del CTFS SALUS, Alberto Donzelli, ha illustrato con rigore scientifico il forte legame tra stile di vita e salute mentale, evidenziando come alimentazione e attività fisica possano incidere in modo significativo sulla prevenzione e sul trattamento dei disturbi depressivi. Ha citato studi prospettici e studi clinici randomizzati controllati che hanno dimostrato che una dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, legumi, olio d’oliva e cereali integrali, possa riduce in modo sorprendente l’incidenza della depressione, anche nei giovani. “Uno studio prospettico condotto su impiegati statali di Londra ha mostrato che un’alimentazione con cibi integri è associata a un 33% di minor incidenza di depressione e, all’opposto, un modello alimentare “occidentale” si è associato a un aumento del 58% di rischio depressivo.”

Donzelli ha anche sottolineato il ruolo centrale dell’attività fisica, descrivendola come un intervento “terapeutico” a costo zero capace, in media, di superare l’efficacia di trattamenti farmacologici e psicoterapici. “Uno studio ha anche mostrato la relazione causale tra attività fisica e felicità. Utilizzando dispositivi si sono potuti identificare i minuti in cui una persona era più felice: erano quelli in cui svolgeva attività fisica.”

In conclusione dell’intervento, il dott. Donzelli ha messo in guardia contro l’abuso di psicofarmaci, sempre più diffusi anche nei tanti casi in cui andrebbero evitati, e ha espresso una posizione critica nei confronti della medicina predittiva genomica, definendola una prospettiva economicamente insostenibile e che rischia, dal punto di vista sanitario, di creare più problemi di quanti non risolva. “La medicina predittiva è stata per decenni il rovello dei ministri della salute inglesi. Nessun paese al mondo potrebbe reggere i costi di questo tipo di approccio, e le liste di attesa non si riducono ma si allungano: come risulta dall’articolo “ The End of the NHS Revolutionaries” di Carl Heneghan, del Gruppo di Oxford per la Medicina basata sulle Prove. 

«Promuovere la salute mentale – ha affermato – non significa soltanto curare, ma soprattutto creare le condizioni affinché le persone possano non ammalarsi. È su questo che dobbiamo investire, con politiche pubbliche che favoriscano scelte salutari, accessibili e sostenibili per tutti».

Un cambio di paradigma anche per la salute mentale

La riunione dell’intergruppo ha dedicato ampio spazio alla salute mentale con l’intervento dello psichiatra Marco Bertali e della naturopata Milena Simeoni, che hanno proposto un cambio di paradigma verso modelli basati su stili di vita, resilienza, inclusione, terapia psicosociale, in un’ottica di recovery.

La presentazione si è aperta con una riflessione sullo stato attuale del sistema della salute mentale in Italia, sottolineando il predominio di un modello centrato sulla diagnosi e sull’intervento farmacologico. Questo approccio risulta insufficiente per garantire benessere, inclusione e autonomia alle persone con disagio psichico. “Dal rapporto Salute Mentale del 2023 emerge che i DSM hanno assistito 854.040 persone con problemi di salute mentale e sono operative 2.672 strutture residenziali e semiresidenziali. In tutto il sistema della Salute Mentale impiega prevalentemente personale sanitario, in primis infermieri (41,8%) e a seguire medici (17,2%)”. Viene inoltre sottolineato come lo stigma – sia sociale che interiorizzato – rappresenti ancora un grave ostacolo alla ripresa e all’integrazione delle persone con disturbo mentale, e come l’acritica aderenza al DSM-5-TR, manuale diagnostico e statistico sui disturbi mentali, possa generare fenomeni come la sovradiagnosi e il cosiddetto disease mongering. Da queste criticità nasce l’urgenza di un cambio di paradigma: non più solo cura dei sintomi, ma promozione della salute mentale attraverso interventi che mettano al centro la persona nella sua interezza e il suo stile di vita, valorizzando le dimensioni relazionale, sociale, ambientale ed educativa. Questo approccio si ispira ai principi SALUS e alla visione sistemica della salute umana proposta anche dalla Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea, dalla salutogenesi e dal modello One Health.

In conclusione è stata annunciata una proposta di sperimentazione che sarà inviata alla Regione Emilia-Romagna: il Percorso di Riequilibrio Olistico per la salute mentale, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Internazionale LUMEN ETS e l’associazione AMA Linea di Sconfine ODV.

Verso una nuova alleanza: istituzioni, aziende e terzo settore allineati sulla promozione della salute

Ciò che è emerso durante l’incontro é la crescente collaborazione che l’Intergruppo sta generando tra istituzioni, nazionali e territoriali, aziende del settore ed enti del terzo settore. Innanzitutto il consigliere Emanuele Monti, presidente della Commissione permanente Welfare di Regione Lombardia, ha dichiarato l’interesse di collaborare su alcuni progetti pilota, non ultimo un possibile studio proposto dal dott. Vincenzo Saturni in collaborazione tra Fondazione Internazionale LUMEN e AVIS di Varese: scopo dello studio misurare l’efficacia dei percorsi di Promozione della Salute sui donatori di sangue. Il consigliere Monti ha inoltre proposto di collaborare all’avvio di un confronto tra Lombardia e Canton Ticino sulla figura professionale del Promotore della Salute, consapevoli che proprio la Svizzera è una delle poche nazioni in Europa che ha legiferato in materia di riconoscimento della Medicina Tradizionale Europea nel sistema di salute pubblica federale. Il dibattito si è chiuso con la testimonianza toccante di Eros Cosatto, vice presidente di AMA Linea di Sconfine ODV ed Esperto nel Supporto tra Pari che ha raccontato il proprio percorso di recovery grazie ad un approccio olistico.

LINK UTILI PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI:

Intergruppo Parlamentare “Promozione della Salute”

Intergruppo Parlamentare Italiano sulla Promozione della salute

Manifesto Europeo per la Longevità Sana

Pubblicazioni

Convegno Internazionale del 18-19 Novembre 2024 al Senato

Promuovere la Salute: un Convegno di Esperti al Senato per parlare di Longevità e Sani Stili di Vita
Ufficio Stampa: Giusi Galimberti 
mob. + 39 333 8889755
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Segretariato Intergruppo: Federico Palla
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