Lancio del Manifesto Europeo per la Longevità Sana
Il “Manifesto europeo per una longevità sana attraverso stili di vita e sostenibilità ambientale” è un documento di visione che abbiamo pubblicato come Rete Europea SALUS nel 2021 e di cui presentiamo l’aggiornamento realizzato in vista delle elezioni europee del 2024, indicando le principali proposte che intendiamo avanzare al nuovo Parlamento Europeo.
Le proposte sono state inviate a tutti i candidati alle elezioni europee 2024, chiedendo loro di impegnarsi a sostenerle attraverso la sottoscrizione del Manifesto.
L’iniziativa è volta a dare visibilità a tutti i candidati che intendono supportare l’iniziativa SALUS nella prossima legislatura europea e mettere quindi al centro del dibattito un approccio integrato e personalizzato alla promozione della salute, che unisca salute e sostenibilità ambientale.
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I contenuti del Manifesto sono stati presentati durante l’incontro online realizzato in collaborazione con l’Interest Group SALUS il 3 maggio 2024 (in inglese).
Orientare i sistemi sanitari europei alla salute anziché alla malattia. Garantire, nel medio lungo periodo maggiore longevità sana ai cittadini europei, maggiore sostenibilità economica ai sistemi sanitari e maggiore sostenibilità ambientale
Video interessante di Milena Simeoni e Lorenzo Del Moro che dialogano con l’eurodeputato Rosa D’Amato, sulle proposte che la rete europea SALUS sta portando a livello europeo e italiano, per suggerire una strada per uscire in modo lungimirante dall’emergenza COVID-19.Tra le altre cose, si parla della lettera inviata a Conte, di utilità delle mascherine, di stili di vita che riducono la fragilità, di progetti concreti che potrebbero essere attuati da domani per costruire più salute.Il video è ricco di riferimenti, dati e soprattutto informazioni scientifiche che, purtroppo, i media ufficiali non diffondono.
on. Rosa d’Amato, portavoce al Parlamento Europeo per il Movimento 5 Stelle, capogruppo nelle commissioni Sviluppo Regionale e Trasporti, membro nelle commissioni Pesca, per l’Occupazione e gli affari sociali, per l’Industria-ricerca- energia e per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI).
Dopo l’invio della lettera al Governo italiano sulle strategie integrative alla fase 2 dell’emergenza COVID-19 nel pomeriggio di martedì 28 aprile 2020, LUMEN, in qualità di ente capofila della Rete europea SALUS, ha riunito in una stanza virtuale il presidente dell’Interest Group Eleonora Evi insieme a 7 assistenti degli europarlamentari coinvolti.
Partecipanti al meeting anche il Dott. Federico Palla, membro del comitato direttivo LUMEN, e alcuni esponenti del comitato filosofico-scientifico di SALUS: la nat. Milena Simeoni, ideatrice del progetto SALUS e direttrice didattica della scuola di Naturopatia LUMEN e il Dr. Lorenzo del Moro, coordinatore del comitato e membro del comitato scientifico della Fondazione Allineare Sanità e Salute.
Il gruppo si è riunito per decidere i prossimi passi dell’Interest Group, nato a dicembre 2019 presso il Parlamento Europeo di Strasburgo che vede ad oggi l’adesione di sette eurodeputati di diverse nazioni e gruppi politici: Eleonora Evi (NA), presidente, Patrizia Toia (S&D), Rosa D’Amato (NA), Mara Bizzotto (ID), Carlo Fidanza (ECR), Sirpa Pietikainen (EPP) e Tilly Metz (Greens).
Il presidente dell’Interest Group onorevole Eleonora Evi ha aperto l’incontro ricordando le azioni messe in campo in questo periodo “la lettera aperta spedita questa mattina al governo italiano, è la più importante e prevediamo di spedirla ad altri governi europei nei prossimi giorni. Esprimo il mio totale appoggio, aggiungerò il mio nome alla lettera e spero che altri colleghi, italiani e europei, abbiano il tempo di valutarla e supportarla”.
Il dott. Palla ha dettagliato le caratteristiche del progetto LI.ST.EP, progetto pilota che vuole portare il cambiamento degli stili di vita fin dentro il palazzo del Parlamento Europeo.
Il dr. Del Moro ha introdotto i lavori esponendo il perno centrale del ragionamento che sta alla base della lettera aperta: “come possiamo aiutare la popolazione a essere meno vulnerabile ai rischi connessi alle infezioni?Sappiamo che l’età media dei morti per COVID-19 è 80 anni con una media di 3,3 patologie croniche ciascuno. Si tratta, quindi, di soggetti fragili”. Il dr. Del Moro, poi, ha spiegato cosa si intende per ‘fragile’ in medicina, cioè: una condizione prevenibile e reversibile caratterizzata da una instabilità clinica e un’aumentata vulnerabilità agli agenti stressanti (le infezioni per esempio). Quindi possiamo aiutare la popolazione a essere meno vulnerabile ai rischi correlati alle infezioni riducendo l’incidenza e la gravità dello stato di fragilità delle persone.”
“Tenendo conto dell’impegnativa situazione del momento” interviene Milena Simeoni “abbiamo rivisto la priorità dei prossimi passi; prima dell’ICE sull’antibiotico resistenza, presenteremo come rete Europea SALUS, un’istanza dei cittadini europei sulla riduzione della fragilità negli anziani attraverso strategie concrete di promozione della salute. Proposte che abbiamo suggerito al Governo di integrare nella fase 2 di uscita dall’emergenza COVID-19”. Milena Simeoni prosegue spiegando che “porre al centro le strategie concrete di promozione della salute significa più empowerment, più resilienza, più capacità di far fronte alle difficoltà, più attenzione alle soluzioni”.Il presidente dell’Interest Group Eleonora Evi ha così concluso: “Il progetto LI.ST.EP, presso il Parlamento Europeo, apparentemente è complesso, in realtà rappresenta l’opportunità per mettere in campo idee nuove e soluzioni concrete in un contesto ideale per varietà di persone, livello di stress e stile di vita. L’Iniziativa dei Cittadini Europei che focalizza l’attenzione sulla ‘fragilità’ è a mio avviso è un’ottima idea sulla quale lavoreremo concretamente appena torniamo a Bruxelles”.
All’Europarlamento a Strasburgo, il convegno “Una nuova ‘rivoluzione copernicana’: sani stili di vita al centro, per migliorare salute e sostenibilità ambientale” ha avuto luogo nella mattinata di martedì 17 dicembre. Fra i partecipanti c’erano alcuni esponenti delle 24 organizzazioni internazionali che ad oggi hanno aderito al progetto SALUS, fra le quali associazioni che si occupano della salute ambientale, scuole di naturopatia, associazioni di settore e sindacato, professionisti di discipline bio naturali e centri di ricerca nel settore delle medicine complementari. L’iniziativa è stata organizzata da Milena Simeoni, direttrice didattica di LUMEN Scuola di Naturopatia, dall’on. Eleonora Evi (NI) e dall’on. Patrizia Toia (S&D).
L’introduzione di Eleonora Evi
L’on.Eleonora Evi ha introdotto il convegno. “Sono felice” ha detto “che a distanza di pochi mesi, abbiamo portato nel cuore delle istituzioni europee il concetto di SALUS”. “Il progetto” ha proseguito “comincia a camminare con le sue gambe con l’obiettivo di mettere al centro del dibattito europeo il tema della promozione della salute. É sempre più chiara la necessità di un radicale cambio di paradigma nel modo in cui intendiamo la salute che sposti l’attenzione dalla cura alla prevenzione attraverso la diffusione di buone pratiche e di sani stili di vita. Vogliamo farlo utilizzando tutti gli strumenti di partecipazione e democrazia diretta che abbiamo a disposizione a livello europeo come l’Iniziativa dei Cittadini Europei che è uno strumento unico per far sentire la voce dei cittadini europei e cercare di influenzare la Commissione Europea nelle sue iniziative legislative”.
L’intervento di Patrizia Toia
L’on. Patrizia Toia è poi intervenuta dicendo che si tratta di un ottimo programma. “Credo sia importante” ha detto “un cambio di mentalità, un cambio di approccio, di intervento: risulta faticoso perchè, a parole, ci sentiamo su questa lunghezza d’onda, poi nelle scelte quotidiane facciamo fatica a fare il cambiamento reale dentro le istituzioni o dentro le scelte”. “É importante” ha proseguito, “quello che state facendo, i successi, i passi avanti, il rafforzamento delle esperienze concrete che portate con questo approccio nuovo. Siamo pronti per far procedere questa ‘rivoluzione copernicana’!”.
Milena Simeoni, direttrice didattica della Scuola di Naturopatia LUMEN, ideatrice e co-organizzatrice dell’evento SALUS, ha incentrato il suo primo intervento fornendo una panoramica documentata e concreta dei progetti ad oggi messi in campo nell’ottica di SALUS. “Abbiamo preparato il documento dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (una raccolta firme propositiva condotta a livello europeo n.d.r.)” ha detto “e per quanto riguarda le collaborazioni con il Parlamento, ci siamo attivati per il progetto “InformaSalus” presso la sede del Parlamento Europeo a Milano. Uno sportello salutesarà attivato presso il Policlinico S.Marco a Zingonia, in provincia di Bergamo, al quale dovrebbero rivolgersi direttamente i cittadini per fare formazione con l’obiettivo di creare una salute individuale, sociale, ambientale e animale più sostenibile. All’interno di un altro ospedale, abbiamo identificato percorsi di rieducazione alla salute per fare in modo che i pazienti possano migliorare il loro quadro e vivere meglio la loro patologia”. “Stiamo iniziando” ha proseguito “MenSalus”: una mensa rivolta ai dipendenti dell’ATS di Cremona che, a fianco di un’alimentazione normale, propone piatti con riduzione di proteine animali contribuendo alla riduzione dell’antibiotico resistenza con un impatto sulle patologie cronico degenerative”. Simeoni ha proseguito con le altre iniziative ad oggi in corso di carattere SALUS e ha dedicato un secondo intervento alle basi filosofiche del progetto per il quale, ha detto “è maturo il tempo per generare una nuova ‘rivoluzione copernicana’ all’interno dell’azione globale, partendo proprio dall’Unione Europea”.
La visione dell’ISDE per SALUS
Il dr. Giuseppe Miserotti, segretario generale di ISDE – International Society of Doctor for Environment – è intervenuto dicendo di aver accolto con piacere l’invito per una comunanza di visione di ISDE con il progetto SALUS.
“Un quarto delle malattie e un quarto delle morti è attribuito a fattori ambientali” ha detto, “mentre un terzo delle patologie dei bambini è dovuto a fattori ambientali che possono essere modificati”. “Il concetto di ambiente è esteso” ha proseguito “le condizioni di lavoro, l’occupazione, le caratteristiche delle nostre case, il modo di produrre gli alimenti sono un fattore importante per la salute. Fatta 100 la nostra salute, il migliore sistema sanitario può condizionare al massimo il 10-15% della salute. L’inquinamento, il solo fatto di respirare, uccide prematuramente 7 milioni di persone all’anno nel mondo”. “La salute supera il concetto di sanità” ha concluso “e deve rimanere al di sopra di qualunque interesse. Il vero obiettivo nella salute è potenziare la prevenzione primaria e cioè diminuire tutte le cause che possono interferire sulla salute, compresi i fattori ambientali e SALUS è soprattutto per le future generazioni e per un mondo che sarà più sereno e più giusto”.
La Medicina Integrata del Portogallo
A seguire, l’intervento del dr. André Dourado, direttore di EMAC – Escola de Saude Integral – scuola di Naturopatia del Portogalloche, presente anche all’incontro di Bruxelles che si è svolto lo scorso aprile, ha portato l’esperienza delle medicine convenzionali nel Portogallo come esempio di una concreta e reale collaborazione fra medicina tradizionale e complementare. La sua presenza e la sottoscrizione della sua scuola a SALUS è stata la manifestazione di una grande disponibilità a collaborare fra gli aderenti a SALUS anche da parte di realtà che hanno già aperto le porte al riconoscimento.
L’approccio olistico per un sistema sanitario per sostenibile
A conclusione degli interventi, Lorenzo Del Moro, laureando in Medicina e Chirurgia e collaboratore della Fondazione Allineare Sanità e Salute e, nello specifico, del Dr. Alberto Donzelli, ha focalizzato l’attenzione su un approccio olistico, più efficace e conveniente rispetto all’attuale modello terapeutico più diffuso, nella prevenzione e cura dei disturbi depressivi.
“Consumismo sanitario, epidemia di diagnosi, medicalizzazione della vita e sovra trattamenti” ha detto “sono alcuni degli aspetti che rendono insostenibili i costi economici e umani dell’attuale sistema sanitario”. “La depressione attualmente è la terza causa al mondo per anni di vita perduti per disabilità. Strategie sottoutilizzate dall’attuale modello sono ad esempio l’alimentazione, l’esercizio fisico, lo yoga e la mindfulness, tutti modelli che non hanno alcun effetto avverso. Il costo annuale a livello europeo della depressione rappresenta circa l’1% del PIL dell’Europa. In Italia la popolazione soffre meno di depressione ma nel tempo è aumentato anche in Italia il consumo di antidepressivi”. “Allo stato delle conoscenze” ha concluso “il principio di precauzione rafforza la raccomandazione di riservare gli antidepressivi a forme gravi e meno gravi di depressione, di facile diagnosi, associando sempre un modello alimentare sano e l’esercizio fisico”.
Per finire, è stata data lettura dell’intervento della relatrice Nora Laubstein, presidente di ANME – Association for Natural Medicine in Europe – impossibilitata a raggiungere Strasburgo. Lo speech mirava a delineare la situazione della CAM (Complementary and Alternative Medicine) in Germania dove ci sono circa 120 diverse modalità di CAM. La professione “Heilpraktiker” esiste dal 1877 ed è una libera professione sanitaria con la possibilità legale di diagnosi medica e terapia libera (comprese le tecniche invasive). Solo le più diffuse medicine complementari, secondo quanto riportato, hanno organizzazioni proprie che hanno l’obiettivo di fare pressioni sul loro specifico interesse.
L’ampliamento della rete Salus
Nel pomeriggio, un gruppo di rappresentanti delle 24 organizzazioni internazionali aderenti a SALUS di cui quattro in collegamento skype, hanno parlato, in un incontro tecnico, dell’organizzazione dei prossimi eventi SALUS all’Europarlamento, della formazione di un comitato scientifico e dell’ampliamento della rete SALUS con il coinvolgimento di altri Membri del Parlamento Europeo all’Interest Group SALUS.
La piattaforma SALUS ha compiuto quindi il terzo passo di un percorso che ha come obiettivo comune “la salute al centro” e che in modo analitico e olistico si interfacci con il parlamento Europeo e con le istituzioni locali.
SALUS in breve
SALUS network nasce ad aprile 2019 e ad oggi conta 24 organizzazioni in 10 paesi europei.
Grazie al supporto di Eleonora Evi (NI) e di Patrizia Toia (SD), martedì 17 dicembre 2019 presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, LUMEN network organizza nell’arco del 2019 il secondo appuntamento di carattere internazionale incentrato sulla salute. “SALUS, stili di vita sani al centro per migliorare la salute e la sostenibilità ambientale” è il titolo dell’incontro di Strasburgo che ha l’obiettivo di creare un gruppo di interesse sulla salute al Parlamento Europeo.
Per i cittadini europei è sempre più urgente una migliore qualità della vita, maggiore longevità, maggiore qualità nell’accesso all’assistenza sanitaria, libertà di scelta terapeutica, un ambiente più sano in cui crescere i propri figli, maggiore rispetto e benessere per gli animali.
SALUS, Obiettivi lungimiranti
SALUS è una piattaforma ideata da Milena Simeoni, direttrice didattica di LUMEN Scuola di Naturopatia di cui LUMEN Network è capofila e che vede l’adesione ad oggi di 22 organizzazioni in 10 diversi paesi europei.
L’obiettivo di SALUS è un cambio di paradigma che ponga la salute umana, del pianeta e degli ecosistemi al centro dell’agenda globale. Per realizzare un cambio di paradigma, è indispensabile un intervento politico lungimirante e innovativo. L’interest group è un primo passo verso una nuova ‘rivoluzione copernicana’ che pone al centro i sani stili di vita e le relazioni che li collegano in modo sistemico e trasversale con le politiche ambientali e sanitarie.
Programma dettagliato
L’intervento della naturopata Milena Simeoni, approfondirà gli ostacoli e le strategie della proposta SALUS. “Quello che ad oggi impedisce un reale cambiamento verso una società più sana e sostenibile” dice Milena Simeoni nella presentazione del suo intervento “è l’approccio curativo/riparativo separato da quello preventivo”. “Un altro aspetto che dovrebbe cambiare” prosegue “è l’approccio riduzionista separato da quello olistico e per finire bisognerebbe che i principi etici fossero strettamente connessi con la convenienza economica nel medio-breve termine”.
A seguire l’intervento del Dr. Giuseppe Miserotti, segretario organizzativo ISDE – International Society of Doctors for Environment – Associazione Medici per l’Ambiente -, sottolineerà, nell’ambito del progetto SALUS, il valore del rapporto ambiente-salute. “L’importanza dell’ambiente globalmente inteso, per esempio il lavoro, la socialità, lo stile di vita” ci dice il dr. Miserotti “costituisce il 90% della nostra salute contro un 10% costituito dai servizi sanitari propriamente intesi”. “I medici per l’ambiente” prosegue Miserotti “sono particolarmente attenti al cambiamento del paradigma possibile della propria professione, un paradigma che dovrebbe pian piano sostituire la prevenzione primaria, come la riduzione degli inquinanti classici, alla cura delle patologie”.
A conclusione della prima sessione, l’intervento di Lorenzo del Moro, laureando presso la Facoltà di Medicina di Parma e collaboratore della Fondazione Allineare Sanità e Salute che persegue finalità di salvaguardia e di tutela della salute attraverso l’uso efficace, appropriato ed efficiente delle risorse in ambito sanitario, parlerà del potenziale preventivo e curativo di alcune strategie ad oggi sottoutilizzate nell’affrontare i disordini depressivi. Del Moro illustrerà i risultati di alcuni modelli che hanno raggiunto un’efficacia uguale o maggiore nell’attuale modello terapeutico. Si tratta di modelli terapeutici che abbattono i costi e che sono profondamente in linea con il progetto SALUS.
La seconda parte sarà dedicata ad una panoramica sulle esperienze internazionali nell’ambito delle medicine non convenzionali. La situazione in Germania, Inghilterra e Portogallo porrà l’attenzione sulle reali e concrete collaborazioni fra medicina tradizionale e complementare a livello europeo.
SALUS rappresenta il cambiamento verso una salute sostenibile dal punto di vista umano, economico ed ecologico e risponde contemporaneamente a numerose istanze dei cittadini europei presentate in questi anni e agli obiettivi strategici delle principali istituzioni europee e internazionali.
SALUS LA CENTRALITÀ DEL PARADIGMA SALUTE Martedì 17 dicembre 2019 Parlamento Europeo, Allée du Printemps, 67070 Strasbourg
Evento co-organizzato da: Eleonora Evi (M5S) Patrizia Toia (PD) Milena Simeoni (LUMEN Scuola di Naturopatia)