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Il 10 aprile 2019 al Parlamento Europeo di Bruxelles si è trattato il tema cruciale della promozione della salute grazie all’appuntamento “SALUS, focusing on health promotion co-organizzato da LUMEN Scuola di Naturopatia e dall’on Evi, l’on. Zullo (EFDD) e l’on. Eck (GUE/NGL), con il sostegno trasversale di altri gruppi parlamentari (S&D, ECR, EPP).

La conferenza di Bruxelles ha promosso un orientamento dei sistemi sanitari europei sempre più rivolto alla salute anziché alla malattia, garantendo, nel medio lungo periodo: maggiore longevità sana ai cittadini europei, maggiore sostenibilità economica ai sistemi sanitari e maggiore sostenibilità ambientale.

Il tema da cui partita la Conferenza è quello dell’antibiotico resistenza (AMR), un tema chiave all’ordine del giorno dell’agenda globale. Un tema su cui la Conferenza SALUS vuole dare il suo contributo originale nel dibattito politico e scientifico a livello europeo, riportandolo più strettamente in relazione alle azioni di prevenzione, di promozione della salute e di sani stile di vita e alla convergenza che questi interventi hanno con le Medicine Tradizionali e Complementari.

Questa l’introduzione dell’onorevole Eleonora Evi, prima europarlamentare a raccogliere favorevolmente la proposta di LUMEN.

E’ con grande piacere che ho dato il mio pieno supporto all’organizzazione della Conferenza “SALUS, focusing on health promotion” in programma al Parlamento europeo il prossimo 10 aprile. Sono fermamente convinta che sia necessario un radicale cambiamento di paradigma quando parliamo di salute.” prosegue l’on. Evi “Dobbiamo spostare la nostra attenzione, e soprattutto quella di istituzioni e politica, dalla cura alla prevenzione. Promuovere la salute è oggi la strada maestra da percorrere, una strada dalle incredibili potenzialità in termini di miglioramento della qualità della vita delle persone e dai risultati certi sia per le tasche dei cittadini, che vedrebbero una netta diminuzione della spesa pubblica sanitaria, sia per la sostenibilità ed equilibrio del pianeta, ristabilendo un rapporto armonico con la natura e gli altri esseri viventi del pianeta. In che modo ottenere tutto questo?

Ad esempio disseminando buone pratiche e stili di vita sani, adottando strategie per la riduzione dell’uso di antibiotici – anche per mezzo di scelte alimentari che riducono l’apporto di proteine animali, e riconoscendo a livello europeo la figura professionale dell’operatore per la promozione della salute.

Eleonora Evi

L’Europa deve mettere al centro delle sue politiche la promozione della salute e diventare guida e iniziatrice di un nuovo modello sostenibile di benessere per l’uomo, l’ambiente e l’intero pianeta.”

Segue la dichiarazione della naturopata Milena Simeoni, ideatrice della Conferenza SALUS e direttrice didattica di LUMEN Scuola di Naturopatia.

Un evento dedicato alla centralità del paradigma salute e alla possibilità di costruire una società più sana e più sostenibile che riconosca l’inscindibilità delle parti che la compongono e la conseguente necessità di interventi trasversali. Trasversali perché la salute dell’essere umano, degli animali e dell’ambiente sono profondamente interconnesse; perché, come le Medicine Tradizionali insegnano e come la scienza oggi ha confermato, la salute del corpo è inscindibile dal vissuto emotivo, psichico e spirituale e viceversa; perché un reale stato di salute della società può prodursi solo come risultato della collaborazione tra i diversi mondi vitali della comunità;perché la complementarietà tra differenti modelli di Medicina dona vantaggi esponenziali, sia per il singolo sia per l’insieme, che vanno ben oltre la semplice somma delle parti.”  

Milena Simeoni

Antibiotico resistenza e stili di vita sani

Il dott. Alberto Donzelli, esperto di sanità pubblica, ha aperto la prima sessione della conferenza: discutendo i comuni errori commessi sul territorio e non affrontati dalla comunicazione istituzionale, che concorrono allo sviluppo delle AMR, presentando alcuni dati sul legame tra AMR e stili di vita, e introdurrà i principi-base di un nuovo paradigma che allinea alla salute gli interessi degli attori in sanità.

Varie campagne informative istituzionali, come per esempio <con i virus non servono antibiotici, farne uso responsabile, solo su prescrizione medica…> hanno poca probabilità di funzionare.” sostiene il dott. Donzelli, specialista in Igiene e Medicina preventiva e in Scienza dell’Alimentazione.

I messaggi risultano astratti e deboli. Andrebbe chiarito: cosa guadagnano l’assistito e i suoi cari limitando gli antibiotici in comuni infezioni; quando non servono (batteriuria asintomatica, raffreddore, influenza, tosse/bronchite, sapendo screenare la polmonite), lasciando all’autonomia del medico di decidere su eventuali eccezioni e motivando a comportamenti salutari, efficaci anche per l’antibiotico resistenza, a partire dal ridurre il consumo di carni.

Alberto Donzelli

Ha seguito l’intervento della Dott.ssa Chiara Cusa, dirigente medico ed esperta di medicina tradizionale cinese e PNEI, metterà in luce la relazione tra aumento delle infezioni e comportamento.

La fisiologia ci insegna che, in condizioni di normalità, il sistema immunitario è in grado, con propri tempi biologici, di rispondere agli stimoli infettivi adeguatamente.” argomenta la dott.ssa Cusa, utilizzando il linguaggio della PsicoNeuroEndocrinoImmunologia “L’utilizzo di farmaci durante questa fase di reazione fisiologica, può essere inutile e dannoso perché crea le condizioni di antibiotico resistenza e di maggiore suscettibilità dell’ospite a successive infezioni. La conoscenza dei meccanismi di regolazione del sistema immunitario nelle sue relazioni con il sistema nervoso ed endocrino ci consente di promuovere comportamenti, scientificamente provati, capaci di migliorare la risposta immunitaria dell’individuo implementandone la salute globale” .

L’intervento della naturopata Milena Simeoni ha sviluppato il tema della promozione di sani stili di vita, che unisce il contrasto all’AMR a quello più generale della salute umana, animale e della sostenibilità ambientale.

La naturopata Simeoni è partita dai punti di convergenza tra le basi filosofiche della promozione della salute e i principi fondanti delle Medicine Tradizionali e Complementari, come ben descritti dal Benchmark for training in Naturopathy del 2010 (WHO e Regione Lombardia), dalla strategia WHO 2013-2024 per la valorizzazione delle Medicine Complementari e Tradizionali (CTM) e dal White Paper: Naturopathic Philosophies, Principles and Theories (World Naturopathic Federation); proseguirà analizzando le politiche di promozione della salute poste in essere a livello europeo, evidenziando le opportunità di integrazione tra Medicina Convenzionale e Complementare.  

“Se qualcuno desidera recuperare la salute, bisogna innanzitutto chiedergli se è pronto a eliminare le cause della sua malattia. Solo allora è possibile aiutarlo”.

Ippocrate

Stili di vita e Medicina Complementare

Nella seconda parte, i direttori di alcune Scuole di Naturopatia europee e i rappresentanti di associazioni di naturopati hanno dato voce alla situazione attualmente in atto nei loro paesi della figura del naturopata e le esperienze di integrazione tra medicina convenzionale e medicina complementare.

Più di 12 milioni i pazienti che si mettono in contatto con circa 30.000 naturopati all’anno in Germania.” queste le parole di Alexander Willige, che porta la voce degli Heilpraktiker tedeschi “Questo numero rappresenta una cifra importante per il sistema sanitario tedesco che è esentato finanziariamente dalle mutue. Solo  ai pazienti con le mutue private viene rimborsato il costo delle terapie” .

In Svizzera”, interviene Davide Cascino, direttore della Scuola di Naturopatia Omeonatura “il naturopata con diploma federale è uno specialista in ambito sanitario in grado di individuare e lenire le malattie e stimolare la guarigione con i mezzi propri della sua specializzazione”.

“Il punto fondamentale” dice Daniel Kieffer, Direttore di CENATHO (Holistic & Traditional College of Naturopathy) parlando dell’esperienza francese “è la comprensione reciproca, nonché il rispetto reciproco come professionisti con formazione accademica diversa e complementare, quindi competenze e campi di competenza diversi e complementari”.

La grande notizia per la Naturopatia è la possibilità di diventare parte del Sistema Sanitario Nazionale.”  questo il contributo di Leyla Moudden, Presidente dell’Association of Naturopathic Practitioners, UK “Dalla nostra attività parlamentare e politica nel Regno Unito, abbiamo appreso che i prossimi 10 anni di budget sanitari nel Regno Unito saranno investiti nella prevenzione”.

La conferenza si è posta l’obiettivo di stimolare la politica europea a prendere atto di questa opportunità storica di collaborazione e convergenza tra la medicina convenzionale e la medicina complementare, sul terreno della promozione della salute. La conferenza rappresenta inoltre il primo passo di una nascente piattaforma europea SALUS che vuol porre in essere altre attività di divulgazione, sperimentazioni locali e proposte di iniziativa popolare (ICE) che coinvolgano i cittadini europei nello stimolare il Parlamento Europeo a prendere due specifiche iniziative legislative: un nuovo Piano di contrasto alla Resistenza antibiotica che metta al centro la promozione di sani stili di vita e il riconoscimento a livello europeo dell’Operatore di Promozione della Salute, figura professionale che realizza la proficua convergenza tra medicina convenzionale e medicina complementare.      

Concludiamo con una frase di Milena Simeoni:

“SALUS propone di lasciar andare il modello antagonista DIVIDE ET IMPERA per abbracciare il modello complementare COMPONE ET COLLABORA”.

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