Circa trecento persone in diretta e un migliaio di visualizzazioni per lo streaming che si è svolto ieri giovedì 16 aprile dedicato a: “Antibioticoresistenza: che cosa fare per prevenirla? Può diventare un problema anche per pazienti affetti da Covid-19?”. L’antibioticoresistenza è un tema chiave da anni all’attenzione dell’OMS e dell’Unione Europea. L’inefficacia degli antibiotici causa più di 30.000 morti ogni anno in Europa, di cui un terzo solo in Italia.
Relatori del convegno: il dr. Giuseppe Miserotti, segretario organizzativo di ISDE Italia (medici per l’ambiente), Milena Simeoni, ideatrice del progetto SALUS e direttrice didattica della Scuola di Naturopatia LUMEN e il dr. Alberto Donzelli, medico esperto di sanità pubblica e membro del comitato scientifico della Fondazione Allineare Sanità e Salute.
Il convegno è stato il secondo di cinque appuntamenti di InfoSALUS: un ciclo di incontri informativi su salute, sostenibilità ambientale e sani stili di vita organizzato da LUMEN in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo di Milano.
L’apertura dei lavori è stata introdotta da un video messaggio di Eleonora Evi, eurodeputata che per prima ha sostenuto la proposta SALUS al Parlamento Europeo. “Il ciclo di conferenze InfoSALUS” ha detto Eleonora Evi “ha l’obiettivo di promuovere sani stili di vita e ‘mettere la salute al centro’ di iniziative legislative e politiche all’interno del Parlamento Europeo”. Eleonora Evi ha sottolineato che l’attuale Piano di azione europea va integrato con proposte più concrete e innovative che si basino su un cambio di stili di vita.
Il primo intervento del dr. Giuseppe Miserotti, dopo aver accennato alle origini dell’antibioticoresistenza, ha trattato un tema poco discusso: il legame di questo fenomeno con l’inquinamento ambientale e il ruolo predominante che giocano gli allevamenti intensivi nella diffusione della resistenza agli antibiotici. Ha inoltre sostenuto l’importanza di un approccio sistemico al rapporto tra uomo e batteri, evidenziando l’importante ruolo che hanno svolto nei millenni e che svolgono tutt’ora per garantire la vita sulla Terra. “É chiara” ha detto il dr. Miserotti “la nuova visione dei batteri come utili alleati dell’uomo e della sua salute”.
Qual è il legame che unisce l’antibioticoresistenza, di cui l’Italia ha un triste primato in Europa, è la mortalità causata dal Covid-19, che sta colpendo il nostro paese più di altri? A partire da questo quesito, la naturopata Milena Simeoni ha costruito un intervento centrato sulla fragilità degli anziani, che rappresenta un ponte tra questi due fenomeni. Anziani con comorbilità e polifarmaco terapie complesse, rappresentano la fascia più fragile della popolazione e quindi facilmente soggetta ad infezioni che, in un ‘terreno’ resistente agli antibiotici, hanno più probabilità di portare al decesso. Milena Simeoni ha poi ampiamente illustrato le strategie di uscita da questa condizione di fragilità: “empowerment, stili di vita e ambiente sano sono le parole chiave per ridurre la fragilità e garantire maggiore protezione nelle situazioni emergenziali come quella che stiamo vivendo”.
“Gli italiani hanno consumato antibiotici più di ogni altro popolo in Europa secondo la ricerca di Eurobarometro 2018″ ha detto il dr. Alberto Donzelli, “quasi sempre prescritti dai medici. Rivediamo in base a prove scientifiche che cosa non ha funzionato nella formazione ai sanitari e nella comunicazione ai cittadini: in raffreddori, rinosinusiti, influenze, bronchiti, batteri nelle urine senza sintomi, profilassi odontoiatrica di regola gli antibiotici non servono e danno rischi presenti e futuri ai pazienti e ai loro cari. Va lasciata all’autonomia del medico decidere eventuali eccezioni alla regola”.
Gli inevitabili abusi di antibiotici negli allevamenti intensivi richiedono riduzione drastica dei consumi di carni, utile anche per ridurre le morti da malattie respiratorie e infettive e per la sostenibilità planetaria”.
Molte delle proposte emerse durante il convegno sono portate avanti dall’associazione di promozione sociale LUMEN di San Pietro in Cerro (PC) in qualità di ente capofila della Rete Europea SALUS che, ad oggi, conta 30 organizzazioni aderenti, provenienti da 10 paesi europei.
Una di queste iniziative, annunciata durante il convegno, è l’organizzazione di una vasta raccolta di firme (Iniziativa dei Cittadini Europei) per portare in Commissione Europea una proposta di modifica del Piano di azione di contrasto all’antibioticoresistenza.
Per promuovere un cambio di paradigma che tenga conto degli spunti innovativi elaborati dalla Rete SALUS, nel dicembre scorso è nato anche un Interest Group nel Parlamento Europeo che vede Eleonora Evi (NA) come presidente e, ad oggi, altri sei eurodeputati di diverse nazioni e gruppi politici: Patrizia Toia (S&D), Rosa D’Amato (NA), Mara Bizzotto (ID), Carlo Fidanza (ECR), Sirpa Pietikainen (EPP) e Tilly Metz (Greens).
L’appuntamento per il prossimo convegno è venerdì 8 maggio con il tema “Ansia e depressione: epidemie silenziose che possiamo prevenire e trattare con lo stile di vita” nel quale interverranno il dr. Alberto Donzelli, Milena Simeoni e il dr. Lorenzo Del Moro.
Tutti i temi in programma prevedono argomenti di grande attualità. Dopo l’antibioticoresistenza sarà la volta di ansia e depressione, mal di testa e diabete. Il tutto finalizzato a stimolare nelle persone un cambio di stile di vita e nelle istituzioni un cambio di paradigma nelle politiche pubbliche di promozione della salute.